Professione e Mercato

Studi legali, per il 2023 ancora in espansione M&A e corporate

Ecco le specializzazioni più richieste secondo le richieste affidate agli head hunter dalle law firm

di Massimiliano Carbonaro

Le ricerche affidate agli head hunter da parte degli studi legali svelano i settori in cui le law firm si rafforzeranno in vista del nuovo anno. Ma le sorprese sono poche. Continuano a “tirare” di più le specializzazioni più classiche, quali il Corporate e Societario, l’M&A con alcune declinazioni legate al restructuring. Grande attenzione è riservata all’Innovation Technology e non cessa di funzionare, come settore anticiclico, il Tax in tutte le sue declinazioni.

I settori che non si fermano

Il Covid, la guerra in Ucraina e più in generale la situazione di incertezza di questi ultimi anni non hanno frenato il fabbisogno degli studi legali. «Il mercato legale resta molto attivo – commenta Giorgia Naccarato di Foot Print Legal società specializzata nel legal recruitment – anche dopo la pandemia. C’è bisogno di risorse nelle practice come l’M&A, il Corporate, il Finance e questo vuol dire che è un mercato che funziona, in cui gli studi prevedono di espandersi anche nel prossimo futuro, non solo sul fronte dei collaboratori, ma anche su quello dei soci».

Sono quindi specializzazioni che vengono portate avanti in maniera costante. Una situazione ben diversa rispetto a quella della crisi del 2008, quando con lo stop delle operazioni societarie la consulenza legale d’affari si riposizionò su practice considerate anticicliche, come il contenzioso o il diritto tributario.

In questa situazione post Covid le operazioni M&A continuano a esserci e a richiedere quindi l’apporto del consulente.

Gli ambiti emergenti

Tra i settori che stanno emergendo con molta decisione c’è, naturalmente, quello dell’Energy, sull’onda delle trasformazioni (e delle crisi) in corso, nonché sulla spinta del Pnrr. «Molti studi – continua Naccarato – si stanno però preparando a un rallentamento dell’economia e quindi guardano con attenzione al Restructuring. In Italia si fa poca pianificazione e si agisce spesso in base all’esigenza del momento, cercando il profilo giusto quando si presentano operazioni specifiche. Il Restructuring è l’unico su cui si pianifica perché se ne parla da un anno».

Uno dei settori in cui invece si teme un rallentamento è quello dell’immobiliare, ma al momento c’è ancora tanta attività, mentre non stanno decollando ricerche sul fronte del Litigation.

Poi in un’ottica sempre più aziendale si guarda con attenzione al marketing e si assiste a un cambio di passo sulle figure che vengono ricercate sul mondo It.

La sfera tributaria

«Resta un capitolo a parte – commentano da Chaberton Partners – il Tax. Adesso avere un dipartimento Tax negli studi legali che si propongono come multidisciplinari è un imperativo». Su questo fronte si sta assistendo a una profonda trasformazione. In precedenza era un settore fondamentalmente presidiato dai commercialisti. Adesso invece il mercato spinge anche per avvocati tributaristi con forti competenze in materia e con un master che ha integrato la loro preparazione. In pratica si è aperto un settore per gli avvocati che non è più legato solo al contenzioso.

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