Civile

Stop all’obbligo di firma digitale sugli allegati nelle liti online

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Semplificare il più possibile il debutto del processo tributario obbligatorio previsto dal decreto fiscale per il 1° luglio 2019. È l’obiettivo della direzione Giustizia tributaria del Mef, guidata da Fiorenzo Sirianni. A tal proposito, è allo studio la possibilità di eliminare l’obbligo di firma digitale chiaramente non su ricorsi, appelli e controdeduzioni ma almeno sugli allegati. Si punta anche a consentire l’accesso temporaneo al fascicolo informatico alla parte che non si è ancora costituita.

Sirianni, quali sono stati risultati di questa prima fase del processo tributario telematico per ora solo facoltativa?

I contribuenti, i professionisti e gli enti impositori dal 15 luglio 2017 hanno già avuto la possibilità di utilizzare il processo tributario telematico in tutte le Commissioni tributarie come scelta opzionale. I dati statistici registrati da luglio dello scorso anno ad oggi vedono un costante aumento degli atti depositati telematicamente. Il volume documentale digitale da gennaio 2018 al 15 novembre 2018 registra una media del 38% sul totale degli atti depositati. Restringendo il campo dell’analisi al periodo settembre –novembre 2018, la percentuale raggiunge quasi il 46 per cento. Ciò dimostra un utilizzo sempre più diffuso delle modalità informatiche nel processo tributario anche tenuto conto che, ad oggi, non si sono registrate rilevanti criticità tecniche sull’utilizzo dei sistemi. Il buon funzionamento del servizio è sinonimo di garanzia per tutti gli attori del processo tributario.

La certificazione dei documenti digitali sarà esclusivo appannaggio solo dei difensori degli enti impositori?

Su questo punto è necessario sgombrare qualsiasi dubbio sulla corretta lettura dell’articolo 25-bis del decreto legislativo 546/1992, introdotto dal decreto legge 119/2018. Il potere di attestazione di conformità degli atti e documenti in possesso del difensore e di quelli estratti dal fascicolo processuale telematico è mutuato dalla disciplina dei processi telematico civile e amministrativo ed è attribuito sia ai difensori di tutte le parti processuali sia ai dipendenti degli uffici impositori e dei soggetti della riscossione. Ciò è confermato dal testo letterale della norma e dalla relazione che analizza l’impatto della nuova normativa sulla attuale regolamentazione (Air). Inoltre l’esenzione dai diritti di copia connessa al potere di certificazione non può che riguardare la sola parte processuale privata; infatti, gli uffici tributari, siano essi difesi dai propri dipendenti o da un professionista, risultano già esenti dal pagamento dei diritti di in base all’articolo 263 del Testo unico sulle spese di giustizia. Sarà cura del Dipartimento delle finanze emanare istruzioni con i chiarimenti sulle nuove disposizioni della giustizia tributaria digitale.

Vi aspettate difficoltà applicative per le udienza a distanza previste nel decreto fiscale ancora in corso di conversione?

Per la concreta attuazione della norma sull’udienza a distanza è necessaria l’adozione di un apposito decreto ministeriale che individui le regole tecniche e sul quale stiamo già lavorando con il partner tecnologico Sogei. Sappiamo che l’obiettivo della norma è quello di agevolare l’organizzazione del lavoro dei professionisti e degli uffici tributari, e per questo ipotizziamo una prima sperimentazione tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Il Mef doterà gli Uffici di segreteria delle Commissioni tributarie delle tecnologie e degli strumenti necessari a garantire l’efficienza dei collegamenti a distanza per la parte che ne farà richiesta.

Oltre all’esenzione dai diritti di copia, prevedete altre semplificazioni o esenzione dagli oneri per i ricorsi digitali?

Per la data del 1° luglio 2019 realizzeremo alcune semplificazioni ed agevolazioni sugli applicativi che riguardano l’estensione dell’uso della firma digitale Pades sui documenti informatici, la facoltà, e non più l’obbligo, di firmare digitalmente i documenti diversi dagli atti introduttivi e l’attivazione del servizio per l’accesso temporaneo al fascicolo informatico rivolto alla parte che ancora non si è costituita. È in programma, infine, per il 2019 anche l’estensione del pagamento on line del contributo unificato tributario a tutte le Commissioni tributarie con il servizio PagoPa.

Con il decreto fiscale saranno definitivamente sanate le validità di costituzione (carta-digitale) oggetto di pronunce altalenanti tra Commissioni provinciali e regionali?

La norma di interpretazione autentica presente nel comma 2 dell’articolo 16 del decreto legge 119/2018 ha proprio lo scopo di superare i contrasti sorti in giurisprudenza garantendo la legittimità di tutte le costituzioni in giudizio telematiche del resistente anche se riferite a ricorsi e appelli presentati con modalità tradizionali. Inoltre, la norma assicura la validità dell’appello telematico anche se il giudizio di primo grado si è svolto con atti depositati su carta.

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