Professione e Mercato

Il nuovo Regolamento AGCOM sull'equo compenso per l'utilizzo online delle pubblicazioni di carattere giornalistico

Lo scorso 24 febbraio è entrato in vigore il Regolamento AGCOM di cui all'articolo 43-bis della legge sul diritto d'autore ("LDA")

di Isabella Corrias*

Lo scorso 24 febbraio è entrato in vigore il Regolamento AGCOM di cui all'articolo 43-bis della legge sul diritto d'autore ("LDA"), che detta i criteri di riferimento per la determinazione dell'equo compenso dovuto dai prestatori di servizi della società dell'informazione e dalle imprese di media monitoring e rassegne stampa agli editori per l'utilizzo online delle loro pubblicazioni di carattere giornalistico destinate al pubblico italiano, una quota del quale, tra il 2 ed il 5%, spetta agli autori.

La disciplina in esame ha un raggio di intervento molto ampio, non trovando applicazione soltanto per gli utilizzi privati o non commerciali delle pubblicazioni da parte di singoli utilizzatori, né in caso di collegamenti ipertestuali o di utilizzo di singole parole ovvero di estratti molto brevi, che non dispensino cioè dalla necessità di consultazione dell'intero articolo.

Se entro trenta giorni dalla richiesta dell'avvio del negoziato di una delle parti interessate non è raggiunto un accordo sull'ammontare del compenso, ciascuna delle parti potrà rivolgersi direttamente all'AGCOM.

L'Autorità, entro sessanta giorni dalla richiesta, dovrà indicare, sulla base dei criteri stabiliti nel Regolamento, quale delle proposte economiche formulate è conforme ovvero indicare d'ufficio l'ammontare dell'equo compenso.

La procedura dinanzi all'Autorità non può però essere promossa qualora per gli stessi diritti e tra le stesse parti sia pendente un procedimento in sede giudiziaria.

Si badi infine che i diritti di cui all'articolo 43-bis LDA, che non si applicano a ciò che sia stato pubblicato per la prima volta anteriormente al 6 giugno 2019, si estinguono due anni dopo la pubblicazione dell'opera giornalistica. Tale termine è calcolato a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo alla data di pubblicazione.

Il nuovo Regolamento AGCOM si prefigge quindi come obiettivo principale quello di incentivare gli accordi tra gli editori e i prestatori di servizi della società dell'informazione nonché le imprese di media monitoring e rassegne stampa, così colmando lo squilibrio di ricavi, il cd. "value gap", tra le piattaforme online e i titolari dei diritti sulle pubblicazioni giornalistiche.

*Isabella Corrias, Avvocato, Associate, Rödl & Partner

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