Civile

Diritti copia e certificazione: dal 28 febbraio pagamento telematico

Su Filo Diretto via Arenula chiarisce che per il processo civile il pagamento dovrà avvenire tramite PagoPA. Consentito pagamento telematico anche per il penale

di Marina Crisafi

Dal 28 febbraio il pagamento dei diritti di copia e certificazione (e non solo) dovrà avvenire tramite PagoPA. Questo per il processo civile, mentre per quello penale il pagamento telematico è facoltativo. Lo ha chiarito il ministero della giustizia rispondendo sul canale Filo Diretto al quesito posto dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Verona.

Il quesito
Con mail Filo diretto il procuratore chiedeva certezza, nello specifico, "circa l'ambito di applicazione dell'art. 196 T.U. spese giustizia, nella parte in cui prevede che a far data dal 28/2/23 e solo per i procedimenti instaurati dopo tale giorno i diritti di copia e di certificazione debbano essere riscossi esclusivamente in modalità telematica secondo le prescrizioni dell'art. 5 C.A.D., ovvero se la nuova formulazione del suddetto articolo riguarda solo il processo civile, o comprenda anche quello penale".

Pagamento telematico obbligatorio nel processo civile
In risposta al quesito, il ministero, con provvedimento del 21 febbraio, ha anzitutto richiamato la normativa in materia e, nello specifico, l'art. 196 del Dpr n. 115/2002, nella nuova formulazione introdotta dalla riforma (art. 13, comma 1, lett. f), D.Lgs. n. 149/2022), secondo il quale "il diritto di copia, il diritto di certificato e le spese per le notificazioni a richiesta d'ufficio nel processo civile sono corrisposti tramite la piattaforma tecnologica di cui all'articolo 5, comma 2, del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82".
Per cui, ha affermato via Arenula, "a fronte di un così chiaro dettato normativo e tenuto conto della collocazione dell'art. 196 sopra richiamato all'interno del Dpr n. 115 del 2002 – si ritiene - che la disposizione in esame sia riferita al processo civile con la conseguenza che a decorrere dal 28 febbraio 2023 il pagamento dei diritti di copia, del diritto di certificato e delle spese per le notificazioni a richiesta d'ufficio (importo forfettario previsto dall'art. 30 del medesimo Dpr) dovrà avvenire tramite la piattaforma PagoPA di cui all'articolo 5, comma 2, del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82".

Pagamento telematico consentito nel processo penale
Per quanto riguarda il pagamento dei diritti di copia nel processo penale, invece, la modalità telematica è consentita.
L'ufficio rammenta, infatti, che già con nota del 2020 indirizzata a tutti gli uffici giudiziari, la direzione generale aveva reso noto che "in attuazione all'art 5 del Codice dell'Amministrazione Digitale e del D.L. 179/2012, come convertito in legge, il Ministero della Giustizia permette, tra gli altri servizi, il pagamento telematico dei diritti di copia anche nel settore penale".
Nella medesima nota, la DGSIA aveva inoltre precisato che "per le sole Procure Generali della Repubblica e Procure della Repubblica" si poteva procedere "all'abilitazione all'accettazione dei pagamenti telematici ed al conseguente annullamento della ricevuta telematica solo a seguito di specifica richiesta da inviare all'indirizzo prot.dgsia.dog@giustiziacert.it dovendosi provvedere all'inserimento della denominazione dell'ufficio richiedente nel catalogo, esposto sul PST, degli uffici che assicurano questo servizio, catalogo in cui sono già presenti i tribunali e le corti appello, in virtù degli sviluppi del processo civile telematico i cui sistemi consentono già di procedere all'annullamento della RT".

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©

Correlati

Risposta a quesito posto su filo diretto dal Dirigente del Tribunale ordinario di Udine

Altri provvedimenti

Risposta a quesito posto sul canale Filo diretto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Verona

Altri provvedimenti