Professione e Mercato

Al via il XXXV Congresso forense – L'Avvocatura rivendica nuove funzioni

L'Assise dei legali si svolgerà a Lecce dal 6 all'8 ottobre. Ricco il parterre dei partecipanti anche se a causa della fine della Legislatura non sarà presente il Ministro della Giustizia

di Francesco Machina Grifeo

«Il contributo di discussione che ci aspettiamo dal Congresso Nazionale Forense di Lecce servirà a condividere nuove realtà, anche già esistenti, per riflettere e capire in che modo possono coniugarsi con il nostro ruolo e la nostra funzione e per rafforzare tutte le potenzialità di una Avvocatura in cambiamento». Così la presidente del Consiglio Nazionale Forense, Maria Masi, intervenendo questa mattina alla conferenza stampa per la presentazione dei lavori del XXXV Congresso Nazionale Forense in programma a Lecce da domani sino a sabato.

Domani è prevista la partecipazione di David Ermini, vicepresidente del Csm, di Pietro Curzio, Presidente della Corte di Cassazione, di Francesco Paolo Sisto, sottosegretario alla Giustizia e di Luigi Salvato, procuratore generale della Corte di Cassazione

Il consigliere e tesoriere CNF Giuseppe Iacona ha sottolineato che sono oltre mille gli avvocati "in arrivo" per "discutere e confrontarsi non sui problemi di una categoria professionale ma sui problemi del Paese". Aggiungendo che le riforme recenti hanno, ancora una volta, modificato il rito "senza intaccare però il ‘vero problema' dei ritardi cronici della giustizia, ossia il non sufficiente numero di magistrati e personale amministrativo».

Il coordinatore dell'OCF Sergio Paparo ha messo in evidenza la difficile fase politica: «Il Congresso cade in un momento particolare: è stato rinnovato il Parlamento ma non abbiamo ancora il nuovo Governo, mentre è tradizione del Congresso avere un'interlocuzione con le istituzioni, con chi ha la responsabilità legislativa".

Ed ha poi aggiunto: "Dobbiamo definire quale è il ruolo dell'Avvocatura, anche sussidiario, affinché si assicuri la tutela dei diritti dei cittadini e delle imprese. La sede principale per realizzare questa funzione è la giurisdizione, ma c'è un comparto, quello della giustizia complementare, che può supportare la giurisdizione a superare la crisi e a cui andrebbero dedicati investimenti e risorse". Non basta invece la "leggera apertura all'Avvocatura dei consigli giudiziari". "Chiediamo – prosegue Paparo - il paritario coinvolgimento delle istituzioni forensi nella gestione dell'organizzazione dei palazzi di giustizia". Così anche per la gestione del Ministero della Giustizia e dell'ufficio legislativo che "non può essere riservata solo ai magistrati: si deve andare verso una forma di concorso pubblico aperto a tutti i giuristi". "Spesso – ha concluso - si sente parlare del fatto che ci sono troppi avvocati, ma è un non senso: sono troppi se limitati alla funzione giurisdizionale, ma sono pochi se possono svolgere altri compiti».

Per il Consigliere della Cassa Forense Nicolino Zaffina: «L'Avvocatura è molto più aperta, più adatta ad accogliere il vento del cambiamento. Guardiamo all'Intelligenza Artificiale, perché averne paura e non sfruttarla come un'opportunità? Riguardo alla legge professionale, ha bisogno di un check-up: sono passati dieci anni che valgono come cinquanta dalla sua attuazione".

Di problemi ‘strutturali' al sistema giustizia ha parlato, infine, il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Lecce, Antonio Tommaso De Mauro secondo cui: «Tre giorni di lavoro saranno forieri di considerazioni, proposte, valutazioni che porteranno l'Avvocatura a un ‘rinascimento' dopo la pandemia, a una valorizzazione del nuovo compito, della nuova funzione che l'avvocato può svolgere in nuovi mercati e prospettive».

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