Professione e Mercato

Ocf: cedolare secca anche per gli studi professionali

Le rivendicazioni verso il nuovo Governo prevedono possibilità la dilazionare dei versamenti fiscali e la compensazione dei crediti da gratuito con i contributi previdenziali

di Francesco Machina Grifeo

Prima rivendicazione economica dell'Organismo Congressuale Forense, guidato dal coordinatore Mario Scialla,al nuovo Governo. L'Ocf chiede infatti che i professionisti non siano lasciati indietro rispetto alle agevolazioni fiscali in discussione per gli immobili locati a fini commerciali.

Considerata la condizione "decisamente preoccupante" in cui versa la categoria secondo quanto emerso dall'ultimo Rapporto Cassa Forense-Censis, è la premessa, "è indispensabile, già nella imminente finanziaria, l'adozione di concreti provvedimenti economici in favore dei liberi professionisti, quali ad esempio l'introduzione della cedolare secca non solo per le attività commerciali ma anche per gli studi".

Ma non solo, nell'agenda dell'Organismo di rappresentanza dei legali, che "plaude" al recente incontro tra il Cnf, il Viceministro della Giustizia Sisto e il sottosegretario Ostellari - "naturale e logica prosecuzione delle prime interlocuzioni già avviate da OCF a fine ottobre" -, entrano dunque anche la "possibilità di dilazionare i versamenti fiscali" e la "compensazione integrale dei crediti derivanti dal patrocinio e difese di ufficio anche con i contributi previdenziali".

Di recente l'Ocf aveva incontrato il sottosegretario Del Mastro. Ora, a valle di questo primo giro di "incontri istituzionali", chiede ora che vengano ora tenute in adeguata considerazione le "delicate problematiche che coinvolgono l'Avvocatura".

Dai dati di Cassa forense dell'aprile scorso, infatti, era emerso il dato choc per cui il 32,8% degli avvocati stava valutando l'ipotesi di lasciare l'attività, principalmente a causa dei costi eccessivi a fronte di bassi guadagni (63,7%).

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