Referendum per abrogare l’intero testo di legge

Si voterà il prossimo 12 giugno per il quesito referendario che chiede l’abrogazione dell’intero decreto Severino. Nella sentenza con cui lo ha ammesso (56/2022), la Consulta ha sancito che non osta alcuna ragione di ordine costituzionale alla soppressione della disciplina, visto che gli interessi costituzionali di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione devono essere contemperati con altri di pari rango, come il principio della rappresentatività democratica, e che l’eventuale abrogazione referendaria non inciderebbe sulla disciplina delle sanzioni penali accessorie, tra le quali vi sono l’interdizione perpetua e temporanea dai pubblici uffici. Sanzioni alle quali continuerebbero ad accompagnarsi le forme di interdizione cautelare previste dal Codice di procedura penale, tra le quali c’è la sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio.

Sono misure che hanno portata più ampia e invasiva di quelle previste dal decreto Severino, ma che, in virtù delle regole del loro procedimento applicativo, consentono il pieno esercizio del diritto di difesa di fronte a un organo giurisdizionale.