Giustizia

Festival della giustizia, Cartabia: avvocati centrali per la "Sostenibilità"

In corso a Roma il Festival organizzato da Aiga e 4cLegal con il Gruppo 24Ore media partner dell'evento. Tema scelto per la 2° edizione è quello della "Sostenibilità" del sistema Giustizia

di Francesco Machina Grifeo

"Gli avvocati hanno una grande responsabilità sociale nella costruzione dei diritti delle generazioni future". Lo ha detto la Ministra Marta Cartabia intervenendo, con un videomessaggio, al Festival della giustizia organizzato da Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) e 4cLegal con il Gruppo 24Ore media partner dell'evento. Tema scelto per questa seconda edizione della kermesse è quello della "Sostenibilità" del sistema Giustizia.

Nel saluto istituzionale, la Guardasigilli ha fatto una rassegna delle azioni intraprese dal ministero per seguire la direzione di una "giustizia che incontra la sostenibilità pensando alle nuove generazioni". "Circa tre miliardi di euro – ha proseguito - sono stati investiti dal Governo per interventi su questi settori, cruciali per la sostenibilità dell'amministrazione della giustizia, un servizio pilastro della nostra democrazia, da rinsaldare costantemente all'insegna di indipendenza, qualità ed efficienza: questi sono i tre valori fondamentali che i rapporti della Commissione europea sullo stato di diritto continuamente ribadiscono nei confronti di tutti gli ordinamenti dell'Unione".

"È arrivato inoltre il tempo – ha aggiunto - per una seria riflessione sull'accesso alle professioni legali. E i dati del recente rapporto Censis per la Cassa di previdenza forense – che registra le incertezze degli avvocati sulle prospettive future e le maggiori difficoltà soprattutto per le donne – devono interrogarci con sguardo consapevole, proprio nella prospettiva che voi ponete della "sostenibilità". Cartabia ha poi ricordato l'avvio nei giorni scorsi, presso il Ministero, dei lavori della Commissione che dovrà elaborare le linee generali dei programmi per i corsi di specializzazione per gli avvocati. "In un mondo sempre più complesso - ha aggiunto -, la specializzazione dell'avvocato è un fattore di indubbia importanza. Anche a tale proposito i contributi che l'avvocatura e la vostra Associazione vorrà fornire saranno certamente presi in attenta considerazione".

Per la presidente del Consiglio nazionale forense, Maria Masi: "La sostenibilità vive strettamente legata al mondo della giustizia. E non potrebbe essere diversamente se si pensa che ai giuristi spetta il compito di riconoscere e garantire i bisogni e far sì che questi bisogni siano riconosciuti come diritto". Maria Masi ha sottolineato come un ruolo determinante per l'affermazione dei diritti legati alla sostenibilità può e deve essere svolto dagli avvocati. E come un passaggio essenziale per l'affermazione dei principi di sostenibilità sia un meccanismo di accesso più equo alla giustizia oltre che un sistema più rapido di decisione senza rinunciare alle garanzie.

Per il Primo presidente di Cassazione, Pietro Curzio, "La sostenibilità amplia la domanda di giustizia". In questo contesto, tuttavia, la legislazione "stenta a tenere il passo dell'innovazione e dunque tende ad esprimersi per principi", lasciando così ampi margini di interpretazione alla giurisdizione. Curzio ha poi ricordato che nei procedimenti tributari pendenti davanti alla Corte di legittimità è "incagliato" più di 1 miliardo di euro. "Anche questo – ha aggiunto - è un tema di sostenibilità per il nostro sistema giudiziario". Secondo Curzio gli innesti di personale, come l'Ufficio del processo sono importanti e devono essere "assimmilati" come "nuove forze" per il servizio giustizia, ma "restano 1.300 scoperture nei ruoli dei magistrati su un organico di 10 mila" toghe, un numero dunque "molto rilevante" ha sottolineato. In questo contesto "l'Università non riesce a fornire il numero di candidati idonei a superare il concorso. Questo è un problema da risolvere, ma certo non abbassando il livello del concorso".

Il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto ha richiamato "le scelte adottate in questa parte di legislatura, anche per l'avvocatura, che è diventata veramente centrale come centrale è il diritto di difesa secondo il dettato dalla Carta". "Qualcuno ha detto – ha proseguito - che la sostenibilità si è trasformata da un principio 'ambientale ed economico' in un principio giuridico. Ed è vero. Lo dimostrano anche le scelte adottate in questa parte di legislatura". "Nella prima parte della legislatura - ha proseguito - siamo stati abituati ad interventi 'a macchia di leopardo' e a un diritto penale del consenso che concepiva il legiferare come un 'eccipiente politico' momentaneo, slegato da qualsivoglia valutazione di sostenibilità. Oggi, al contrario, questo principio, che richiede di contemperare le esigenze del presente con quelle future, è alla base delle innovazioni legislative su durata dei processi, presunzione di innocenza, crisi di impresa, ordinamento giudiziario. Tutti provvedimenti che non hanno solo un valore economico ma costituiscono un notevole passo avanti verso la piena attuazione dei princìpi della nostra Costituzione", ha concluso.

Sulla semplicità delle norme per una giustizia più sostenibile si è soffermato il Presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini. "Nel nostro sistema – ha detto - esiste un problema di tecnica normativa che affastella norme su norme rendendole alla fine sempre meno intellegibili. La riforma del Codice degli appalti su cui stiamo lavorando su delega al Consiglio di Stato va in questa direzione di "leggibilità" e cioè conoscenza della norma". Il presidente ha però aggiunto che la chiarezza "deve essere un imperativo anche e soprattutto per le nostre sentenze, che devono essere comprensibili non solo e non tanto agli avvocati, quanto ai cittadini e prima ancora alle parti". Frattini ha annunciato di aver imposto un obbligo di formazione ai vincitori di concorso per Tar e Consiglio di Stato e di avere in progetto una "formazione comune per magistrati e avvocati amministrativisti". Il presidente del Cds ha detto poi che la "sinteticità" sarà oggetto di un decreto "non rinnovato dal 2016" e che "riguarderà non solo gli atti delle parti, perché verrà estesa alle nostre sentenze". Infine Frattini ha offerto un posto nella commissione di riforma del Codice appalti "a un giovane avvocato dell'Aiga esperto di questa materia".

L'ex Ministro della Giustizia Angelino Alfano, ora avvocato in un grosso studio internazionale, ha invitato i giovani avvocati in platea a superare una vecchia concezione del diritto aprendosi a nuove esperienze professionali. "Piuttosto che fare la coda per depositate un atto davanti a un giudice di pace – ha detto –, probabilmente è più stimolante mediare una controversia sul 110% in un condominio". "Non si può fermare l'innovazione, così come dopo la primavera arriva l'estate, la giustizia può solo scegliere di stare al passo". Sullo stesso tema è tornato anche l'onorevole Jacopo Morrone, membro della Commissione giustizia della Camera e già sottosegretario. Parlando del peso dell'arretrato, Morrone ha poi raccontato un aneddoto ricordando la rivoluzione introdotta in un tribunale del Nord per mezzo di una semplice circolare che introduceva cartelline di colori diversi per i fascicoli a seconda della loro anzianità, una misura che da solo costringeva ad evadere prima le pratiche più risalenti. Per la professoressa Curtotti, ordinario di Procedura penale all'Università di Foggia, però non si può delegare tutto alla digitalizzazione, non è lì la chiave di volta del sistema ma nell'uomo e nella sua formazione universitaria e professionale.

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