Amministrativo

Covid-19, isolamento ridotto: si passa da 7 giorni a 5 per gli asintomatici

Varata la circolare del ministero della salute sull'isolamento light. E dopo 14 giorni, liberi di circolare anche senza il test

di Aldo Natalini

Covid-19 e isolamento domiciliare, si cambia: dai sette giorni, si scende a cinque. Per uscire di casa serve però un test negativo al termine dell'isolamento e bisogna essere asintomatici da almeno due giorni o non esserlo mai stati. In caso di positività persistente e prolungata, si può interrompere comunque l'isolamento al termine del quattorcidesimo giorno dal primo tampone positivo, anziché degli attuali ventuno giorni, in considerazione della minore infettività dopo due settimane.
È quanto prevede la tanto attesa circolare del ministero della Salute, di «aggiornamento delle modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di caso Covid-19», firmata il 31 agosto scorso dal direttore generale della prevenzione Gianni Rezza.
Il varo delle nuove regole – che segnano un passo in avanti verso la "normalizzazione" della pandemia – è arrivato dopo il parere del Consiglio superiore di sanità, che era stato investito a luglio del necessario vaglio tecnico-epidemiologico. In seguito alla valutazione degli esperti e sulla scia di quanto già deciso in altri Paesi, il ministero della Salute ha ora "alleggerito" i criteri: ridotto l'isolamento domiciliare (dai sette) a cinque giorni se si risulta senza sintomi da almeno due giorni e se si ha un test negativo già al quinto giorno. Una decisione presa "in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza", come si legge nella stessa circolare e "considerata l'attuale evoluzione del quadro clinico dei casi di malattia COVID-19". Si è tenuto conto, dunque, anche al calo progressivo delle ospedalizzazioni Covid-19, cominciato già a luglio e registrato anche in quest'ultima settimana.
Intanto, l'Ema ha dato il primo via libera ai vaccini anti-Covid adeguati alla variante Omicron mentre il 5 settembre si pronuncerà l'Aifa. Secondo il ministro della salute, Roberto Speranza, "le prime forniture arriveranno in Italia attorno alla prima decade di settembre".
Quanto alle imminenti scadenze elettorali, Speranza ha poi ricordato che per le elezioni c'è la possibilità del voto domiciliare e "si può utilizzare anche in questo caso come avviene per le persone che per ragioni di infermità non possono votare".
Intanto il ministero del lavoro sta lavorando ad un emendamento, da presentare in sede di conversione del decreto Aiuti-bis all'esame del Senato (il provvedimento è atteso in aula mercoledì 6 settembre), per prorogare fino al 31 dicembre prossimo lo smart working per i lavoratori fragili e per i genitori dei figli under 14: due categorie di lavoratori per i quali la normativa di favore è scaduta il 31 luglio scorso. Per la copertura si sarebbero trovati i forni propri del ministero del lavoro.

Nuove regole solo per l'isolamento domiciliare
Va precisato che la nuova circolare riguarda solo i casi di isolamento domiciliare, non quelli di quarantena.
Occorre ricordare che l'isolamento domiciliare riguarda i casi positivi al test diagnostico (molecolare o antigenico) per Sars-Cov-2, dunque i contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni. La misura è finalizzata a separarli dalle altre persone per tutta la durata del periodo di contagiosità. Per costoro, in base alla nuova circolare, l'isolamento avverrà d'ora in poi con le seguenti modalità light:
- per i casi che sono sempre stati asintomatici oppure sono stati dapprima sintomatici ma risultano asintomatici da almeno due giorni, l'isolamento potrà terminare dopo cinque giorni, purché venga effettuato un test, antigenico o molecolare, che risulti negativo, al termine del periodo d'isolamento.
- in caso di positività persistente, si potrà interrompere l'isolamento al termine del 14° giorno dal primo tampone positivo, a prescindere dall'effettuazione del test.
La quarantena, invece, riguarda i contatti stretti di un soggetto confermato positivo al Covid-19 che, potenzialmente, potrebbero sviluppare l'infezione e che, per questo motivo, non devono stare a contatto con altre persone. Per i contatti stretti restano "tuttora vigenti" – precisa la nuova circolare – le indicazioni contenute nella precedente circolare n. 19680 del 30 marzo scorso. Si applica quindi il regime dell'autosorveglianza consistente nell'obbligo di indossare la mascherina di tipo Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell'ultimo contatto stretto. Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da SARS-Cov-2, è raccomandata l'esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2 che in caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto. Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall'ultimo contatto con un soggetto contagiato.

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