Giustizia

Tirocini in tribunale: 1.207 senza rimborso

Lettera al ministro della Giustizia, Carlo Nordio

di Valentina Maglione

Una lettera inviata al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per denunciare che quasi il 30% dei giovani laureati che hanno svolto un tirocinio negli uffici giudiziari nel 2021 è rimasto senza la borsa di studio da 400 euro al mese. E per chiedergli di trovare una via per garantire i rimborsi. A firmare il documento, scritto all’indomani della pubblicazione, a fine ottobre, della graduatoria per l’assegnazione (a posteriori) delle borse di studio per il 2021, sono oltre 350 tirocinanti, ma la raccolta firme è aperta.

Il nodo è che delle 3.995 domande presentate al ministero per avere il rimborso, ne sono state accolte 2.788, il 69,79%, mentre 1.207 tirocinanti sono stati esclusi. Numeri lontani da quelli del 2019 (92,53% di domande accolte) e del 2020 (99,29% sì).

La ragione sta nelle risorse; nel 2020 sono stati stanziati 11,6 milioni di euro, per il 2021 9,3. Ma i tirocinanti non ci stanno. Intanto perché i dati degli anni precedenti – scrivono – hanno creato l’aspettativa di ricevere un rimborso. Poi perché i tirocini, previsti dall’articolo 73 del decreto legge 69/2013, hanno mansioni assimilabili a quelle dei funzionari e degli addetti all’ufficio per il processo, regolarmente assunti. Ancora, è contestato il meccanismo di assegnazione delle borse, senza gradualità: chi non rientra nella graduatoria perde l’intero rimborso. Infine, in passato l’esito positivo del tirocinio dava accesso al concorso per entrare in magistratura ma ora che si può partecipare solo con la laurea l’incentivo è venuto meno. Per questo i tirocinanti chiedono al ministro di trovare «uno strumento politico di risoluzione del problema».

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