Giustizia

Csm: la stabilizzazione delle toghe onorarie stride con la Costituzione

Il Csm affonda la soluzione proposta dalla ministra Cartabia per la stabilizzazione dei magistrati onorari

di Giovanni Negri

Una figura ibrida, con caratteristiche tali da non avere riscontro nel quadro costituzionale. Il Csm, con un duro parere votato dal plenum, affonda la soluzione proposta dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia per la stabilizzazione dei magistrati onorari. Nulla convince il Consiglio superiore dell’intervento innestato nella Legge di Stabilità, né l’intenzione di rispondere in questo modo alla procedura di infrazione aperta dalla Commissione Ue, che per il Csm non impone una stabilizzazione generalizzata di tutti i magistrati in servizio, semmai di quelli con anzianità maggiore; né le procedure di verifica, che non possono certo essere assimilate a un concorso e sono oltretutto sottratte al Consiglio stesso. Quanto alle richieste di parificazione al magistrato togato, il parere valorizza la previsione già esistente, che ammette al concorso per i togati i laureati in giurisprudenza con sei anni di esercizio delle funzioni di magistrato onorario.

Secca la conclusione, il sistema costituzionale italiano non contempla, infatti, «un tertium genus di magistrato, né la figura del funzionario pubblico, abilitato all’esercizio delle funzioni giudiziarie. Quand’anche il nostro sistema costituzionale dovesse essere oggetto di radicale modifica e consentisse l’espletamento di funzioni giudiziarie ai dipendenti pubblici, questi ultimi, a norma dell’articolo 97 Costituzione, dovrebbero comunque superare preventivamente un concorso e non conseguire una mera valutazione positiva come previsto dal testo del proposto nuovo articolo 29».

Ma la Consulta della magistratura onoraria accoglie con «sgomento», le affermazioni del Csm, ricordando invece che, alla luce della giurisprudenza della Corte costituzionale della Corte Ue, l’esercizio della giurisdizione da parte dei magistrati onorari ha la stessa dignità di quello dei togati.

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