Condannati a risarcire il danno i genitori dei "bulli" che hanno vessato un coetaneo durante il campo estivo
Solo la dimostrazione di aver impartito un'adeguata educazione al figlio solleva il genitore dall'obbligo di una perdurante sorveglianza
Durante il soggiorno in una struttura estiva per ragazzi, un minore veniva bullizzato dai compagni di camera. Gli operatori venivano a conoscenza dell'accaduto grazie ad una segnalazione esterna e dopo aver ascoltato tutti i soggetti coinvolti decidevano di espellere i "colpevoli", permettendo al ragazzo bersagliato di trascorrere tranquillamente il resto della vacanza.
La vicenda era solo apparentemente risolta, poiché i genitori della vittima decidevano di citare in giudizio sia la srl che gestiva il campo solare, sia la spa che aveva venduto alla prima il pacchetto turistico, sia le famiglie dei minori che avevano picchiato e minacciato il figlio, chiedendo a tutti il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali.
Analisi delle diverse responsabilità
La sentenza di parziale accoglimento del la sentenza 20/2023 del Tribunale di Sulmona coglie nel segno nel momento in cui afferma che la dimostrazione di aver impartito un'adeguata educazione al figlio solleva il genitore dall'obbligo di una perdurante sorveglianza.