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BonelliErede al fianco del Comune di Cabras per la valorizzazione del patrimonio archeologico e per la nascita della Fondazione Mont'e Prama

Per poter mantenere la gestione delle opere archeologiche presso gli scavi, il Comune di Cabras, è intervenuto opponendo un approccio basato sulla storia del territorio, funzionale alla valorizzazione della sua identità e alla crescita culturale del territorio stesso, in grado al contempo di promuovere la crescita turistica e produttiva locale

Luca Perfetti

Il ritrovamento di sculture risalenti a tremila anni fa, avvenuto a Cabras (Oristano) nei primi anni settanta e che rappresenta il più antico esempio di statuaria dell'area del Mediterraneo, ha dato vita a una lunga controversia per la loro gestione. Dopo il ritrovamento del 1974, i frammenti furono trasferiti nel 2007 dal buio dei depositi di Cagliari a Sassari, presso il laboratorio di restauro specializzato di Li Punti, dove vennero ricomposti in maestose statue, i celebri Giganti di Mont'e Prama. Nel 2014 i Giganti restaurati furono esposti in numero di 6 al Museo di Cabras e di 22 al Museo di Cagliari.

Gli ultimi ritrovamenti provenienti da scavi successivi, non restaurati ed esposti a Cabras, sono stati reclamati dalla Soprintendenza di Cagliari (titolare del territorio dove si trovano gli scavi archeologici), che le considerava di sua proprietà con un approccio del ritrovamento archeologico come pura conservazione e, conseguentemente, studio e restauro. In questa situazione di contesa, inoltre, la progettazione di una Fondazione, promossa dal Comune di Cabras per il recupero a Cabras di tutte le sculture restaurate e per la gestione del sito archeologico, risultava bloccata.

Per poter mantenere la gestione delle opere archeologiche presso gli scavi, il Comune di Cabras, assistito da BonelliErede, è intervenuto opponendo un approccio basato sulla storia del territorio, funzionale alla valorizzazione della sua identità e alla crescita culturale del territorio stesso, in grado al contempo di promuovere la crescita turistica e produttiva locale.

L'intervento legale pro bono da parte di BonelliErede è stato accompagnato da una mobilitazione popolare e da una serie di iniziative di intellettuali sardi volte a sensibilizzare le autorità sul progetto del Comune di Cabras e sull'importanza del ruolo della Fondazione. Il primo passo legale è stata la diffida alla Soprintendenza di Cagliari, impedendone l'accesso alle opere archeologiche, e successivamente, l'accordo con il Ministero del Beni Culturali per garantire che il restauro potesse rimanere a Cabras.

Contestualmente è stata ripresa l'azione per la costituzione della Fondazione Mont'e Prama, fino alla firma finale avvenuta nei giorni scorsi – che sancisce la vittoria del Comune di Cabras nel mantenere le opere e la possibilità di accompagnare le imprese locali nella gestione delle attività turistiche in grado di valorizzare il patrimonio archeologico del territorio.

BonelliErede ha agito nella vicenda con il partner Luca Perfetti.

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