Il Consiglio di Stato boccia le nomine 2020 della Corte di cassazione
Palazzo Spada ha ribaltato una precedente sentenza del Tar del Lazio che, invece, aveva confermato i nuovi incarichi e respinto il ricorso
Il Consiglio di Stato, con due distinte sentenze pubblicate oggi (268 e 267/2022) ha decapitato i vertici della Corte di cassazione. Accogliendo il ricorso del giudice Angelo Spirito ha dichiarato illegittime le nomine, fatte nel 2020 dal Csm, del presidente della Suprema Corte Pietro Curzio e del presidente aggiunto Margherita Cassano. Palazzo Spada ha ribaltato una precedente sentenza del Tar del Lazio che, invece, aveva confermato i nuovi incarichi e respinto il ricorso.
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