Professione e Mercato

Food, Agritech e Proprietà Industriale verso la transizione ecologica

Sviluppo in ambito food e agritech significa innovazione in termini di materie prime, processi produttivi e di realizzazione di packaging, anche attraverso l'impiego delle nanotecnologie

di Elisabetta Berti Arnoaldi*

Un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente è espressamente compreso tra gli otto obiettivi tematici del Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) 2021-2027 del Comitato Interministeriale per la programmazione economica.

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 gennaio 2021, costituisce uno degli strumenti di attuazione del Green Deal europeo in funzione della transizione ecologica.

In vista di tale obiettivo, il PNR indirizza la ricerca verso lo studio delle interazioni e degli effetti dei processi produttivi e delle materie prime sulla struttura degli alimenti, per comprenderne e prevedere l'effetto sulla qualità, tanto sotto il profilo delle caratteristiche nutrizionali ed organolettiche, quanto sotto quello della conservabilità e disponibilità.

Suggerisce quindi lo sviluppo di mild technologies per il miglioramento della qualità degli alimenti e della sostenibilità ambientale (anche attraverso utilizzo di marcatori di processo e di prodotto), attraverso la progettazione e realizzazione di processi di produzione e trasformazione basati su trattamenti termici e non termici innovativi, più efficienti e più sostenibili, per tutelare la qualità dei prodotti alimentari e ottimizzarne la conservabilità, con un espresso riferimento allo sviluppo di innovazioni ad hoc per le produzioni tipiche, su piccola scala e biologiche.

Sotto il profilo dell'ottimizzazione della sicurezza nutrizionale, della riduzione degli scarti e della gestione del packaging post consumo, il programma contiene l'invito a riprogettare i sistemi di confezionamento in funzione del ciclo di vita dei prodotti e dell'utilizzo di atmosfere modificate per giungere all'impiego di packaging innovativi (smart, active, intelligent ecc.) che consentano l'estensione della c.d. shelf – life.

Preme infine notare che, con specifico riguardo alla produzione di alimenti innovativi e salutistici, il PNR, avendo dato atto della scarsa biodisponibilità delle sostanze bioattive, invita a considerare l'impiego di principi attivi salutistici sviluppati in ambito farmaceutico in funzione di un miglioramento del binomio alimentazione/salute.

Sulla base delle indicazioni del PNR, lo sviluppo dell'innovazione nell'ambito del food e dell'agritech e di tutte le componenti connesse è destinato ad essere particolarmente ampio nei prossimi cinque anni.

I risultati potranno essere anche migliori e consolidarsi, se i vantaggi competitivi via via conseguiti saranno protetti attraverso un'adeguata implementazione degli strumenti giuridici che l'ordinamento mette a disposizione.

Sviluppo in ambito food e agritech significa, prima di tutto, innovazione in termini di materie prime, di processi produttivi, di prodotti e di realizzazione di packaging, anche attraverso l'impiego delle nanotecnologie.

Per gli operatori del settore è particolarmente utile essere consapevoli che la disciplina del Codice della Proprietà Industriale ed Intellettuale e quella internazionale in attuazione di Convenzioni Internazionali e Direttive e Regolamenti UE, consentono, a determinate condizioni, anche la brevettabilità del vivente, nel senso di comprendere, sui generis, tra i trovati appropriabili in esclusiva, le novità vegetali e le invenzioni biotecnologiche.

Sviluppo in ambito food e agritech significa, in eguale misura, innovazione in termini di creatività riguardo al valore dei segni identificativi del prodotto e dell'aspetto della sua forma e del suo packaging, oltre che di comunicazione commerciale.

In questa prospettiva, è indispensabile la conoscenza e l'adeguato utilizzo di strumenti giuridici di tutela, quali i marchi e gli altri segni distintivi (incluse le denominazioni protette ed i relativi disciplinari), i disegni ed i modelli e, in qualche ipotesi, anche il diritto di autore, oltre che della disciplina della comunicazione commerciale che include le norme amministrative in materia di etichettatura, quelle del Codice del Consumo e quelle del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

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*A cura dell'Avv. Elisabetta Berti Arnoaldi - Studio Legale Sena & Partners

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