Giustizia

Civilisti (Uncc), il Tar riconosce le nostre ragioni sulle specializzazioni

L'Unione, assieme ad altre 11 Associazioni, si era opposta al ricorso contro le modifiche al Regolamento

Al termine di un iter per l'individuazione della normativa di dettaglio durato oltre dieci anni e segnato da una serie di interventi in sede giurisdizionale ed amministrativa, le scuole di formazione ed i procedimenti per il riconoscimento del titolo di avvocato specialista potranno finalmente ripartire. Lo scrive in una nota l'Unione nazionale delle Camere civili (UNCC).

Il Tar del Lazio, prosegue la nota, ha dato infatti ragione agli avvocati civilisti italiani, e ad altre undici Associazioni Forensi Specialistiche maggiormente rappresentative (A.G.Amm. – Associazione dei Giovani Amministrativisti, Agi – Avvocati giuslavoristi italiani, Aiaf – Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori, Ami – Associazione avvocati matrimonialisti italiani per la tutela delle persone, dei minorenni e della famiglia, Cammino, Ondif – Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia, Uncat – Unione nazionale camere avvocati tributaristi, Ucpi – Unione delle camere penali italiane, Uftdu - Unione forense per la tutela dei diritti umani, Uncm – Unione nazionale camere minorili, S.I.A.A. – Società italiana degli avvocati amministrativisti).

Con la sentenza n. 1278/22 del 3 febbraio 2022, il Tribunale ha infatti respinto il ricorso contro il Dm Giustizia n. 163/2020 che modificava il Regolamento sulle Specializzazioni forensi del 2015, promosso dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma e da altri otto Ordini Forensi territoriali.

Forti di una rinnovata unità, l'UNCC e undici tra le principali Associazioni Forensi Specialistiche sono intervenute ad opponendum nel relativo giudizio, difendendo l'impianto generale previsto dal nuovo Regolamento Ministeriale e, soprattutto, il ruolo di primo piano riconosciuto anche dalla Legge Professionale alle Associazioni Forensi Specialistiche Maggiormente Rappresentative nei percorsi formativi per l'ottenimento ed il mantenimento delle specializzazioni forensi.

In forza di questa decisione, concludono i legali, le Associazioni specialistiche proseguiranno nel determinante ruolo loro riconosciuto per l'avvio delle scuole di specializzazioni forensi, mentre i singoli Consigli degli ordini dovranno accordarsi con le Associazioni per stipulare convenzioni con le facoltà di giurisprudenza.

Tutte le Associazioni sono state difese dagli avv. Monica Ceravolo del Foro di Padova e Marco di Benedetto del Foro di Velletri.

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