Civile

Banca condannnata per operazioni in strumenti derivati a copertura dell'esposizione debitoria di una Srl

L'impiego pregresso di prodotti speculativi da parte del rappresentante legale non esimono dai completi obblighi informativi

di Paola Rossi

La Cassazione conferma la condanna di una banca che a copertura della variazione dei tassi di interesse sull'esposizione debitoria di una Srl ha proposto e concluso un'operazione in strumenti finanziari derivati, pur avendo qualificato il cliente "al dettaglio".

La sentenza n. 33595/2021 ha respinto il ricorso della banca e, in particolare, l'affermazione che l'operatore fosse da ritenersi professionalmente qualificato in quanto il rappresentante legale della Srl aveva già fatto ricorso a strumenti finanziari derivati, sollevando la banca intermediaria da ulteriori obblighi informativi. Argomentazione respinta in radice anche dai giudici di legittimità.

La finalità apparente di "copertura" a fronte del carattere sostanzialmente speculativo è affermata dai giudici:
- sia per il nozionale (il titolo sottostante) concordato di 3 mln di euro a fronte di un'esposizione debitoria di soli 600mila
- sia per la fissazione del tasso strike al 5,70% con una previsione Euribor a tre mesi del 5%.

Da ciò il consulente tecnico del giudice aveva affermato come remota la possibilità della Srl di beneficiare di differenziali positivi generati solo dal range tra 4,60 e 5,70 per cento.

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