Amministrativo

Frattini (Cds): Pnrr occasione irripetibile, ora riforma Codice appalti - Avvocati, atti più sintetici

Draghi: chiediamo al Consiglio di Stato di redigere, insieme ad altri esperti, il nuovo codice degli appalti e future codificazioni di settore

di Francesco Machina Grifeo

Il Pnrr "è un'occasione irripetibile" per fare "alcune riforme strutturali: giustizia, pubblica amministrazione, concorrenza, fisco, semplificazione e razionalizzazione normativa. E la forte determinazione del Governo in questo senso va altamente apprezzata". Lo ha detto, questa mattina, il neopresidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, nel corso della presentazione della "Relazione sull'attività della Giustizia Amministrativa" per il 2021 che ha coinciso con il suo insediamento. Presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e le più alte cariche dello Stato.

Processo riformatore - Frattini ha poi denunciato una legislazione "spesso ipertrofica e confusa nelle previsioni, quanto debole nelle capacità attuative" ed una un'amministrazione con troppe paure". Ragion per cui, ha proseguito, "occorre iniziare immediatamente il processo riformatore, ad esempio in tema di appalti, che costituiscono un vero e proprio test case, con l'urgenza delle scadenze del PNRR e l'esigenza di rimozione del goldplating e di riduzione delle prescrizioni, responsabilizzando le stazioni appaltanti che nel frattempo andranno ridotte e riqualificate". Su questo, ha aggiunto "Vi è già la valutazione favorevole del Governo – e sono grato al presidente Draghi – sulla richiesta al Consiglio di Stato di redigere, per gli appalti e altre materie rilevanti, codici organici: si apra, così, una nuova stagione di codificazione". Mentre il problema della "paura della firma" va affrontato "con misure specifiche, ma anche con una strategia a tutto campo di riqualificazione, formazione e ricambio generazionale della pubblica amministrazione".

Draghi: Cds in prima linea su Appalti - E sul Codice appalti è tornato anche il Presidente Draghi - "L'attività di consulenza sugli atti normativi costituisce un arricchimento per l'azione normativa dell'Esecutivo, e questa potrà essere valorizzata ancora di più in futuro. Intendiamo infatti chiedere al Consiglio di Stato un ausilio ancora più impegnativo, che consiste nella "redazione", insieme ad altri esperti, del codice degli appalti e di future codificazioni di settore". "L'obiettivo del Governo - ha sottolineato Draghi - è semplificare, migliorare, chiarire le procedure di un settore fondamentale per l'economia del Paese. I progetti di riforma del sistema pubblico sono molto ambiziosi e non devono mancare determinazione e perseveranza nel realizzarli".

Masi: Avvocatura insieme al Cds per Pnrr - La presidente del Cnf Maria Masi ha invece posto l'accento sugli "oneri contributivi particolarmente esosi" che "rischiano di mortificare la domanda di giustizia da parte le fasce più deboli della popolazione, troppo spesso costrette per motivi economici a rinunciare ad ottenere la tutela giurisdizionale dei propri diritti e interessi legittimi che si traduce in una sconfitta della giustizia anche quanto interviene in materia di appalti". "Il Pnrr - ha poi aggiunto - sta incidendo in profondità e ancora di più lo farà in futuro sul funzionamento delle Pa, penso alla digitalizzazione ma soprattutto a quelle trasformazioni necessarie a garantire la rapidità dell'attuazione delle misure previste dal piano, in primo luogo per i contratti pubblici". "La magistratura amministrativa sarà chiamata ad un altissimo compito di vigilanza, in questa opera potrà contare sul contributo dell'avvocatura nello spirito di leale collaborazione che ha da sempre caratterizzato i nostri rapporti che si è intensificata negli ultimi anni".

Le principali pronunce – Il presidente Frattini ha poi ricordato la molteplicità dei temi - sociali, economici e giuridici - al cui crocevia si trova a intervenire il giudice amministrativo. Una complessità ben rappresentata dall'ampia rassegna della giurisprudenza del 2021, che si è pronunciata in materia: di salute (si pensi alle pronunce sulla conferma dell'obbligo vaccinale, sul green pass, sulla didattica nelle scuole); di governo del territorio, del paesaggio e dell'ambiente (basti ricordare la vicenda ILVA); di regolazione del mercato e concorrenza (tra le tante, le pronunce dell'Adunanza Plenaria relative alle concessioni demaniali); di effettività della tutela (ad esempio, sull'affidamento in caso di annullamento di atti favorevoli); di sicurezza e prevenzione dell'infiltrazione criminale nell'economia (su tutte, le pronunce in tema di informative antimafia).

Produttività alta anche durante il covid - "All'andamento altalenante della curva dei contagi nel 2021 – ha proseguito Frattini -, il Segretariato della Giustizia amministrativa ha risposto modulando opportunamente la disciplina del lavoro in presenza e da remoto, in modo da non interrompere mai il servizio Giustizia". "Non solo – ha proseguito - le udienze si sono sempre celebrate, ma non si è mai arrestato neppure lo sforzo di abbattere l'arretrato, arrivando a un calo del 4,1% delle pendenze in Consiglio di Stato e dell'8,3% presso i Tar". "Particolarmente contenuti, in appello, i tempi di definizione dei ricorsi in materia di appalti (in media 156 giorni). L'uso delle sentenze in forma semplificata ha permesso una definizione in appello in 55 giorni, delle cause con richiesta di sospensiva della sentenza di primo grado cui si è applicata tale procedura accelerata (circa il 17% del totale). Siamo finalmente tornati alle udienze in presenza, che valorizzano al meglio il prezioso contributo del Foro nel dialogo e confronto con il Giudice".

L'abbattimento dell'arretrato come obiettivo del PNRR - Inoltre, ha continuato Frattini, "per realizzare gli ambiziosi obiettivi stabiliti dalle Istituzioni europee sono state incrementate le udienze straordinarie di smaltimento, in via telematica, che trovano ora compiuta disciplina nel d.P.C.M. del 30 dicembre 2021, e sono stati disposti e attuati aumenti degli organici del personale, sia di magistratura che amministrativo. Un ruolo fondamentale sarà svolto dall'Ufficio per il processo. Anche il Servizio per l'Informatica è coinvolto nei progetti del PNRR".

Atti processuali più sintetici – "È poi ineludibile - ha affermato Frattini, aggiungendo a braccio che il problema riguardaanchele toghe - una revisione, con la collaborazione indispensabile degli Avvocati, della attuale disciplina sulla sinteticità degli atti processuali, inclusi anche i provvedimenti giurisdizionali, dei quali occorre migliorare lo stile redazionale e l'intelligibilità, contenendone la lunghezza".

Magistratura sia credibile e responsabile - "Perseguire l'efficienza non è tutto. Occorre, contestualmente, perseguire anche la credibilità. E non basta il principio supremo dell'indipendenza della Magistratura ad assicurare credibilità. L'indipendenza è difatti un principio irrinunziabile per il giudice, ma non deve mai renderlo irresponsabile". "Occorre dunque – ha proseguito - fare della responsabilità il vero fondamento dell'indipendenza, e riconquistare così credibilità agli occhi dei cittadini". E questo ha aggiunto rivolgendosi al Presidente della Repubblica può essere fatto "Attraverso un deciso superamento delle logiche di appartenenza «che – come Ella ha autorevolmente affermato – per dettato costituzionale, devono rimanere estranee all'ordine giudiziario». Siamo soggetti soltanto alla legge, dice lapidariamente la Costituzione".

Formazione e social media - Frattini ha poi segnalato l'adozione di misure relative alla "formazione dei magistrati di prima nomina - oggi resa obbligatoria -, nonché delle linee guida sull'uso dei mezzi di comunicazione elettronica e dei social media da parte dei magistrati amministrativi, che rappresenta un punto di equilibrio tra l'esigenza di garantire il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei magistrati e la necessità di salvaguardare, al contempo, la dignità, integrità, imparzialità e indipendenza del singolo magistrato, nonché di tutta la Giustizia amministrativa".

Riforma della responsabilità disciplinare - Infine, il Presidente ha ricordato che anche nel 2021 il Consiglio di Presidenza si è dovuto occupare di procedimenti disciplinari a carico di magistrati amministrativi. "A questo proposito – ha concluso -, non posso non rinnovare l'invito al Governo, già più volte formulato dai miei predecessori, a voler assumere un'iniziativa di riforma della normativa in materia di responsabilità disciplinare, oggi affidata a previsioni frammentate, non più attuali e di difficile applicazione".

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Relazione 2021, (1394783kb)
Attività del Consiglio di Stato e del CGARS 2021, (4817318kb)
Dati statistici, (2837246kb)

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