Professione e Mercato

Negli studi legali spuntano i primi soci di capitale

di Valentina Maglione e Valentina Melis

Primi passi dei soci di capitale negli studi legali. A sei mesi dall’entrata in vigore (il 29 agosto scorso) della legge 124/2017 sulla concorrenza, che ha aperto ai soci non professionisti nelle società di avvocati, spuntano infatti le prime compagini che danno spazio ai soci finanziatori.

Da nord a sud - in base a un primo monitoraggio fatto dal Sole 24 Ore del Lunedì tra gli Ordini degli avvocati più grandi - sono una decina gli studi legali che hanno deciso di strutturarsi come società di capitali. La metà hanno tra i soci soggetti non professionisti: persone fisiche o società.

È il caso della Bim Legal Srl di Roma, che si occupa soprattutto di assistenza per le violazioni al Codice della strada. La Srl è stata creata dall’avvocato Francesco Musolino con due colleghi e due società: Bim Service Srl e Infogestweb Srl, attive nel settore dell’autotrasporto. Le società si dividono il 33% delle quote, un terzo del totale, il limite fissato dalla legge. «Poter ammettere soci di capitale - spiega Musolino - è una grande opportunità. Abbiamo costituito la Srl a settembre 2017, con Bim Service con cui già collaboravamo. Ma l’iscrizione all’albo ci è stata comunicata solo 15 giorni fa perché ci hanno chiesto correzioni allo statuto». E, dopo l’obbligo, previsto dalla legge di Bilancio, di inserire nella denominazione l’indicazione «società tra avvocati», continua, «abbiamo dovuto abbandonare l’idea di acquisire tra i soci in futuro un professionista non avvocato, ad esempio un ingegnere».

Ha tra i soci una società anche lo studio legale Cavallaro & partners Spa, con sede a Nocera Inferiore (Salerno). Fondato oltre 30 anni fa e attivo soprattutto nel diritto sanitario, lo studio ha scelto di trasformarsi in Spa imbarcando tra i soci (con il 30% delle quote) la società di famiglia Cavallaro group: «Siamo aperti anche ad altri investitori - dice l’avvocato Gennaro Cavallaro - purché credano nel progetto. Siamo diventati una Spa per porci sul mercato in modo innovativo. Ma abbiamo incontrato difficoltà burocratiche e poca chiarezza».

L’avvocato cosentino Daniele Piraino ha scelto invece di dare vita lo scorso settembre a Milano a una Srl (con un socio non avvocato) perché più adatta a quella che è diventata la sua attività principale: procuratore sportivo, rappresenta una decina di calciatori di serie A.

Sempre a Milano ha sede lo studio legale La Scala, attivo dal 1991 soprattutto nel settore bancario e diventato Spa (con 20 soci, tutti avvocati) lo scorso gennaio: «Abbiamo seguito il lungo iter parlamentare della legge concorrenza - ricorda Marco Pesenti, senior partner di La Scala - e da due anni siamo pronti a fare questo passo. Siamo diventati una Spa perché, con 170 professionisti e 100 persone di staff, gestiamo un’impresa ed eravamo svantaggiati nel presentarci al mercato con uno strumento datato come l’associazione professionale». E i soci di capitali? «La porta è aperta», dice Pesenti.

Pensa a un futuro socio finanziatore e anche all’ingresso nel mercato alternativo del capitale l’avvocato Giovanni Battista Martelli, managing partner dello studio Martelli & partners Spa, in società da ottobre con un collega: «La forma societaria - spiega - è il primo passo per proseguire la nostra espansione: puntiamo ad avere professionisti su tutto il territorio nazionale. Credo che il mercato selezionerà sempre più gli studi e solo chi ha una struttura solida sopravviverà. Poi, la forma societaria è anche più conveniente fiscalmente».

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