Immobili

Pro e contro della rete internet condominiale

Non è necessario convocare un assemblea per installare l fibra nelle singole abitazioni, se necessario fare transitare fili, cavi e tubature nelle parti comuni dell’edificio

di Fiorella Barile

La Commissione Ue ha stabilito che entro il 2025 tutte le famiglie italiane dovranno avere a disposizione la fibra ottica per il collegamento ad internet. L’Agcom ha adottato delle linee guida per regolare l’accesso ai condomìni ed ha chiarito che per l’installazione nelle singole abitazioni, qualora sia necessario fare transitare fili, cavi e tubature nelle parti comuni dell’edificio, non è necessaria la convocazione dell’assemblea. Ma esiste anche un’opzione alternativa ovvero la connessione internet comune al condominio.

Si tratta di un unico abbonamento diffuso con rete wi-fi in ogni abitazione e volendo anche negli spazi comuni (portierato, cortile, cantine).Per usufruirne occorre installare un access point in un locale comune da cui viene poi propagato un segnale, attraverso un cablaggio fisico o tramite ripetitori Wi-Fi da posizionare su ogni piano dell’edificio.In tal modo, ogni appartamento sarà servito da una connessione cui potrà accedere con una password personale, così da proteggere privacy e sicurezza dei dati. L’internet condominiale è deciso dall’assemblea e trattandosi di un’innovazione necessaria si ritiene valgano le maggioranze ordinarie. Resta salva l’opzione per il singolo condomino di non aderire.

Rispetto alla rete privata quella comune comporta una spesa minore ma potrebbe non garantire velocità di connessione dato il prevedibile affollamento in alcune fasce orarie (la sera e nei weekend). Un gap che potrebbe colmarsi con la fibra.

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