Giustizia

Al via la Commissione per la Giustizia nel Sud: best practices e legalità per attrarre investimenti

Firmato il decreto istitutivo da parte dei Ministri della Giustizia e per il Sud. Entro il 30 settembre proposte su: condizioni di lavoro, edilizia giudiziaria, intelligenza artificiale

di Francesco Machina Grifeo

Per rendere il Sud attrattivo verso gli "investimenti privati nazionali e internazionali" serva una giustizia al passo coi tempi che superi le "attuali carenze" e faccia proprie le "best practices formatesi in uffici giudiziari di altri territori". Con questo obiettivo la Ministra del Sud, Mara Carfagna, e la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, hanno firmato, lo scorso 14 maggio, un decreto che istituisce la Commissione interministeriale per la giustizia nel Sud che sarà presieduta dal nuovo Capo dell'Ispettorato generale di Via Arenula, Maria Rosaria Covelli e che dovrà trasmettere ai Ministeri una Relazione entro il 30 settembre prossimo (prevista già la possibilità di una proroga di die mesi).

In tutto 15 componenti selezionati in maggioranza tra Magistrati (Presidenti di Tribunali o Corti di Appello del sud ma anche in forze nei dipartimenti dei Ministeri). Presenti anche due avvocati (Foro di Napoli e Lecce) e due Professori universitari di diritto, oltre ad un ingegnere elettronico.

Per la ministra Carfagna infatti: "Esistono problemi specifici legati alle caratteristiche dei territori che intendiamo affrontare e risolvere. Abbiamo scelto un approccio operativo per mettere in grado la magistratura meridionale di esercitare al meglio il suo ruolo" .

"Con la diffusione e valorizzazione delle buone pratiche - commenta la Ministra Cartabia -, anche gli uffici giudiziari possono contribuire alla crescita economica di un territorio. Questo tavolo interministeriale può essere una preziosa occasione di confronto".

Ambiziosi gli obiettivi assegnati dal Governo alla Commissione. Centrale, si legge nel decreto, è "lo sviluppo delle aree del Mezzogiorno" stimolando investimenti in grado di "generare reddito, creare lavoro, invertire il declino demografico e lo spopolamento delle aree interne". Per fare ciò, prosegue, "occorre creare un ambiente dove legalità e sicurezza siano sempre garantite". Diventa così "decisiva una analisi della organizzazione" del settore giustizia per verificare "eventuali carenze" e sviluppare azioni per "promuovere l'efficacia e l'efficienza della risposta giudiziaria tanto in ambito penale che civile".

La Commissione dovrà dunque: 1) individuare best practices formatesi in uffici giudiziari di altri territori e verificare la loro possibile funzionalità nei distretti giudiziari del Mezzogiorno; 2) formulare proposte finalizzate: a) al miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori del settore giustizia (magistrati, avvocati, personale amministrativo, consulenti, etc.); b) al superamento delle carenze relative alla edilizia giudiziaria; c) all'applicazione dell'intelligenza artificiale nell'ambito del settore giustizia, per supportare il giudice nelle sue funzioni e garantire efficienza dei tempi processuali.

La Commissione, ove necessario per velocizzare il lavoro, potrà dividersi in sottocommissioni senza però cooptare nuovi componenti. Il Presidente, ogni mese, riferirà ai Ministri competenti sull'andamento dei lavori. Per il resto, la modalità ordinaria di riunione dei componenti sarà quella telematica, fatta salva la possibilità di vedersi in presenza presso il Ministero della Giustizia.

Se la complessità dei temi lo richiederà, poi, sarà possibile invitare i rappresentanti di Enti che hanno "particolare esperienza nel settore". Infine non sono previsti né compensi né gettoni di presenza ma soltanto rimborsi spese in caso di trasferte. Con separato provvedimento, i Capi di Gabinetto provvederanno alla costituzione di un Comitato scientifico, anche con funzioni di segreteria tecnica, e di una Segreteria organizzativa.

LA COMMISSIONE
Presidente:
dott.ssa Maria Rosaria Covelli, Capo dell'ispettorato Generale;

Componenti:
avv. Roberto Arcella, A vvocato del Foro di Napoli;
prof. Ferruccio Auletta, Professore ordinario di diritto processuale civile, Dipartimento di Giurisprudenza - Università degli Studi di Napoli "Federico II";
dott.ssa Alessandra Camassa, Magistrato, Presidente del Tribunale di Marsala;
Prof. Enrico Camilleri, Professore ordinario di diritto privato, Dipartimento di
Giurisprudenza - Università degli Studi di Palermo;

dott. Francesco Cottone, Magistrato, Direttore Generale per il coordinamento delle Politiche di Coesione del Ministero della Giustizia;
ing. Vincenzo De Lisi, Ingegnere elettronico con specializzazione informatica;
dott.ssa Barbara Fabbrini, Magistrato, Capo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della Giustizia;
dott. Luciano Gerardis, Magistrato, Presidente della Corte di appello di Reggio
Calabria;

dott. Alessandro Leopizzi, Magistrato, Direttore Generale del personale e della formazione del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della Giustizia;
dott. Francesco Mannino, Magistrato, Presidente del Tribunale di Catania;
avv. Alessandro Orlandini, Avvocato del Foro di Lecce;
dott. Massimo Orlando, Magistrato, Direttore Generale delle risorse materiali e delle tecnologie del Ministero della Giustizia;
avv. Francesco Panetti, Vice Capo di Gabinetto della Ministra per il Sud e la Coesione Teritoriale;
dott. Pierluigi Picardi, Magistrato, Presidente del Tribunale di Napoli Nord.

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