Professione e Mercato

La tassazione nell'era digitale, lineamenti di un nuovo diritto tributario

Venerdì 11 scorso si è tenuto presso l'Università degli Studi di Bari un convegno di studi dedicato alla tassazione dell'economia digitale, organizzato su iniziativa della sezione pugliese dell'associazione Nazionale Tributaristi Italiani (ANTI)

Un momento dell'evento promosso dall'ANTI Puglia presso l'Università Aldo Moro di Bari

di Saverio Belviso

Venerdì 11 scorso si è tenuto presso l'Università degli Studi di Bari un convegno di studi dedicato alla tassazione dell'economia digitale , organizzato su iniziativa della sezione pugliese dell'associazione Nazionale Tributaristi Italiani (ANTI).

I lavori sono stati coordinati dal Presidente della sezione prof. Saverio Belviso.
Dopo il saluti del direttore del dipartimento prof. Andrea Lovati e della presidente dell'Ordine degli avvocati di Bari avvocatessa Serena Triggiani hanno preso la parola il prof. Antonio Uricchio, presidente Anvur che ha trattato delle nuove imposte dell'economia digitale; il prof. Gaetano Ragucci dell'Università di Milano, presidente nazionale Anti il cui intervento si è esteso alle forme dell'amministrazione digitale dei tributi ed il prof. Gianluca Selicato dell'università di Bari e socio Anti, che ha concluso illustrando gli obblighi di comunicazione che gravano sui gestori delle piattaforme digitali.

Ne sono emersi i lineamenti di un nuovo diritto tributario, che dopo un iniziale ritardo, sta adeguando le forme del prelievo e le tecniche di controllo sul corretto adempimento del dovere di contribuire, in relazione ai mutamenti indotti dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione sulle forme di produzione della ricchezza sul web e sul rapporto fisico-contribuente.

Nel corso dei lavori è stata presentata la borsa di studio intitolata al compianto prof. Gianni Marongiu con cui l'ANTI premierà la migliore tesi di laurea sui fondamenti costituzionali e la storia del diritto tributario.

E' stata l'occasione per riconoscere che i principi dello stato di diritto, la democrazia e una moderna organizzazione stabile sono i tre pilastri del buon governo della cosa pubblica.

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