Giustizia

Il Cdm approva la nomina di Carlo Renoldi a nuovo capo del Dap

Succede a Dino Petralia, in pensione dal 1 marzo 20

Carlo Renoldi è il nuovo capo del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato all'unanimità la nomina proposta dalla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia.
Originario di Cagliari, 53 anni, magistrato, Renoldi, prima di quest'incarico, era in servizio presso la Corte di Cassazione, da ultimo assegnato alla Prima sezione penale, con competenza nella materia penitenziaria e dell'esecuzione penale. E' stato tra l'altro anche magistrato di sorveglianza e giudice penale presso il Tribunale di Cagliari. Di carcere, si è occupato anche da magistrato addetto all'ufficio legislativo del Ministero della Giustizia nel 2013, ai tempi della condanna all'Italia da parte della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo per il sovraffollamento degli istituti penitenziari.
Succede a Dino Petralia, in pensione dal 1 marzo 2022. Prima della nomina di Renoldi, la Ministra Cartabia ha affidato la reggenza del Dap al vicecapo, Roberto Tartaglia.

Le reazioni
"Il mondo della detenzione ha bisogno di un forte impulso per la tutela della finalità costituzionale dell'esecuzione penale, del rispetto della dignità delle persone, del pieno riconoscimento del ruolo di chi opera in questo difficile contesto. In questa direzione il nuovo Capo dell'Amministrazione potrà contare del pieno appoggio del Garante nazionale". Così il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, in una nota, saluta Carlo Renoldi nuovo Capo del Dap, "conoscendone professionalità e impegno personale nelle diverse funzioni svolte nel corso della sua carriera".

Antigone, è una buona notizia
La nomina di Carlo Renoldi a capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria è una buona notizia. La sua lunga e qualificata esperienza di giudice, anche negli uffici di sorveglianza, potrà sicuramente contribuire a dare un apporto per una gestione del sistema carcerario coerente con le norme costituzionali". Così in un nota il presidente dell'associazione Antigone, Patrizio Gonnella, che ringrazia la ministra della Giustizia Marta Cartabia e il governo per "una scelta importante e di grande prestigio". "Siamo a disposizione - aggiunge - per dare il nostro contributo nel nome di una visione comune e costituzionale della pena". .

Verini,ora rieducazione e detenzioni umane
"Continuare a lavorare per la sicurezza dentro le carceri e, insieme, rafforzare nella gestione penitenziaria i principi della Costituzione, tesi a una pena non solo afflittiva, ma in grado di garantire trattamenti umani in grado di recuperare chi ha sbagliato e reinserirlo nella società. Il profilo di Renoldi garantisce pienamente questo impegno, insieme a quello di Tartaglia e in collaborazione con le forze della Polizia Penitenziaria e con tutte le figure multidisciplinari che operano negli Istituti di pena. La situazione delle carceri italiane continua a presentare aspetti di forte criticità, in certi casi di disumanità. Insieme al lavoro del Dap, sono perciò necessari interventi urgenti e necessari. La ministra ne è consapevole. Per questo lo ripetiamo ancora: si faccia presto, si attuino i contenuti e le indicazioni della Commissione Ruotolo, si definiscano anche interventi normativi da adottare con lo strumento del decreto. Noi saremo al suo fianco". Così il deputato dem della commissione Giustizia, Walter Verini.

Uilpa Polizia penitenziaria, polemiche cedano il passo a fatti
"Dopo le polemiche che ne hanno accompagnato la designazione, adesso è il momento di dimostrare con i fatti l'impegno a risollevare le sorti dell'Amministrazione e del Corpo di polizia penitenziaria, facendo riemergere le carceri dall'abisso in cui giacciono". Lo dichiara Gennarino De Fazio, segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, commentando la successione al vertice del Dap. "Naturalmente, ora la procedura di nomina dovrà concludere il suo iter burocratico e perfezionarsi per consentire l'insediamento di Renoldi. Immediatamente dopo, contiamo di poterlo incontrare per consegnargli le nostre analisi e le nostre richieste - spiega il segretario della Uilpa Pp - a cominciare dal potenziamento degli organici della Polizia penitenziaria, carente per 18mila unità, dalla revisione del modello detentivo, dal ripensamento della gestione dei detenuti affetti da patologie psichiatriche, dal miglioramento delle strutture e delle infrastrutture, dal rafforzamento della sanità penitenziaria, dalla reingegnerizzazione dell'organizzazione complessiva e da molto altro ancora". "Per farlo, naturalmente, dovrà avere il concreto e tangibile supporto della ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e del presidente del Consiglio, Mario Draghi, i quali dovranno promuovere investimenti economici e interventi normativi, pure con carattere d'urgenza, in assenza dei quali è del tutto evidente che Renoldi, così come chiunque altro e così com'è stato con Basentini prima e Petralia dopo, per restare agli ultimi due capi Dap, potrebbe conseguire ben pochi risultati apprezzabili", conclude De Fazio.

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