Giustizia

Dl sostegni bis: ok fiducia Camera su nuovo pacchetto di aiuti alle imprese

In sede di conversione il testo ha assorbito altri Dl. Tra le misure anche lo sblocco dei licenziamenti e lo stop al cashback

di Fabio Bonanni

L'Aula della Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal Governo sul Dl sostegni bis. I voti favorevoli sono stati 444, i contrari 51 (nessun astenuto).
Il provvedimento con un nuovo e più esteso pacchetto di indennizzi alle imprese e proroghe fiscali ha assorbito, tra l'altro, il decreto legge con lo sblocco graduale dei licenziamenti (quello assoluto resta fino a fine ottobre solamente per il settore tessile e i comparti collegati) e la sospensione del ‘cashback'.
Dopo il voto finele il testo passerà poi all'esame del Senato (scade il 24 luglio).Il Dl sostegni bis si avvia a lasciare Montecitorio con una serie di sostanziali modifiche rispetto all'articolato licenziato ormai quasi due mesi fa da Palazzo Chigi. Novità cui difficilmente se ne aggiungeranno altre a Palazzo Madama, dove arriverà a ridosso del termine della conversione in legge.

Aiuti a fondo perduto
Per quanto riguarda gli aiuto a fondo perduto alle imprese il decreto legge introduce il meccanismo del ‘doppio binario', dotato di oltre 15 miliardi (su un totale di risorse impegnate dal provvedimento per circa 40 miliardi): bonifico automatico in linea con l'erogazione disposta con il ‘Sostegni 1' o calcolo dell'indennizzo in base alla perdita d'esercizio 2020-2019 (ma in questo caso è richiesta la presentazione anticipata della dichiarazione dei redditi). La commissione Bilancio ha peraltro ottenuto l'ampliamento della platea delle imprese che possono accedere al fondo perduto, disponendo l'aumento del volume d'affari 2019 delle attività coinvolte da 10 a 15 milioni. Mentre entrano in gioco, per il confronto utile alla stima delle perdite, anche i periodi aprile 2010-marzo 2021 rispetto a dodici mesi prima.
Tutte le forme di indennità erogate a imprese e lavoratori autonomi risulteranno peraltro escluse dalla base imponibile. Anche in questo caso si tratta di un'innovazione frutto del confronto parlamentare.
E' stato quindi esteso di 40 milioni di fondo per le imprese costrette a chiudere per il Covid nel 2021. Contributi specifici riguarderanno, infine, per 60 milioni, le imprese dei segmenti ‘wedding', feste e cerimonie. Altri 50 milioni arriveranno alle aziende fieristiche e alle società di logistica e allestimento, mentre 100 milioni sono le risorse stanziati per aiuti, sempre a fondo perduto, destinate alla ristorazione collettiva. Contributi sono stati assegnati, sempre in prima lettura, anche al settore degli operatori turistici, alle città d'arte e a quelle portuali.

Nuove scadenze fiscali

La commissione Bilancio ha, poi, riprogrammato le principali scadenze fiscali dei prossimi mesi per autonomi e professionisti. I versamenti Irpef, Irap e Iva dei contribuenti soggetti agli indicatori Isa (e di quelli in ‘regime forfettario') slittano al 15 settembre , senza maggiorazioni (è il cosiddetto ‘agosto senza tasse'). La notifica delle cartelle riprenderà il primo settembre mentre le scadenze 2020 relative alla rottamazione-ter e al ‘salto e stralcio' risultano riprogrammate tra fine luglio e fino ottobre (il 30 novembre scatterà invece il pagamento per le rate 2021).

Contributi autonomi
L'intesa Governo-maggioranza, raggiunta a seguito di alcuni rilievi sulle coperture mossi dalla Ragioneria generale dello Stato, ha messo inoltre al riparo ‘l'anno bianco' contributivo degli autonomi. Un emendamento dei relatori, messo a punto poco prima della richiesta di fiducia da parte del Governo, dispone, in particolare, che chi ha diritto all'esonero contributivo per il 2021 potrà beneficiarne per le prime due rate in scadenza il 16 agosto prossimo, anche in assenza del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) 2020".

Imu e bonus fiscali
E arriva lo stop anche per l'Imu dovuta quest'anno dai proprietari di appartamenti con sfratto sospeso per Covid (insieme al rimborso della rata versata a giugno). I Comuni verranno, a loro volta, indennizzati per i conseguenti mancati incassi.
Un altro consistente pacchetto di aiuti arriverà sotto forma di bonus fiscali, di cui beneficeranno, tra le altre, le attività commerciali che si doteranno di pos (il credito d'imposta sulle commissioni salirà dal 30 al 100%). Questa misura accompagna la sospensione dell'operazione cashback decisa con uno dei Dl assorbiti dal ‘Sostegni bis'. Altri agevolazioni fiscali vengono destinate alla formazione dei dipendenti e alle imprese farmaceutiche e di ricerca impegnate nei vaccini.

Proroga moratoria
Il ‘Sostegni bis' proroga, tra l'altro, al 31 dicembre le moratorie sui prestiti garantite dallo Stato (ma solamente sulla quota capitale). Emendamenti votati in Commissione intervengono, invece, sul sistema delle banche popolari con attivi sotto gli 8 miliardi, disponendo che potranno emettere azioni di finanziamento con diritti patrimoniali e amministrativi. Arriverà fino a fine anno con una dote da 350 milioni l'ecobonus auto. Nella proroga del meccanismo lanciato per favorire la diffusione di veicoli elettrici e ibride figurano anche incentivi da 750 a 2mila euro per chi acquisterà una ‘euro6' usata, diesel o benzina, che costi meno di 25mila euro, rottamando pero' un'auto con almeno 10 anni. Sul versante auto va poi registrato l'emendamento che prevede l'istituzione del ‘Centro italiano di ricerca per l'automotive', con sede a Torino (come il mai attuato 'Polo di eccellenza per la ricerca e l'innovazione nell'automotive' introdotto con il Dl rilancio).

Alitalia
Anche questo provvedimento ha un passaggio dedicato alla vicenda Alitalia, con un ulteriore prestito da 100 milioni, che si sommano agli altri 100 previsti dal Dl lavoro-fisco (successivamente entrato nel ‘Sostegni bis') per fare fronte a richieste di rimborsi. Una modifica introdotta dalla Camera, su sollecitazione della Ragioneria dello Stato, chiarisce tuttavia che i proventi registrati al termine dell'amministrazione straordinaria "sono prioritariamente destinati al soddisfacimento in prededuzione dei crediti verso lo Stato", al fine di evitare che "possano determinarsi nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica".

Sblocco licenziamenti
Nel decreto legge rientrano anche le norme sullo sblocco graduale dei licenziamenti disposte con il Dl lavoro-fisco varato a fine giugno e affidate a questo provvedimento (la nuova norma concede, tra l'altro, la possibilità di usare per tutto il 2021 la cig gratuita in cambio dell'impegno delle imprese a non licenziare).
I relatori sono peraltro intervenuti sulle disposizioni relative ai contratti a tempo determinato previste dal Dl dignità, stabilendo in particolare che fino al 30 settembre 2022 tali contratti potranno avere durata superiore ai 12 mesi (ma meno di 24) in caso di particolari esigenze emerse dalla contrattazione collettiva.
Viene inoltre fermato, sempre su input della Ragioneria generale dello Stati, il rifinanziamento permanente per i centri per l'impiego a carico dei Fondo che alimenta il Reddito di cittadinanza perche' quest'ultimo, secondo relatori, "non reca le occorrenti disponibilita' in via permanente".

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