Professione e Mercato

Avvocati: contact point per i rifugiati presso gli ordini

Il Cnf mobilita gli ordini degli avvocati per istituire un contact point, presso le sedi locali, per offrire servizio di supporto ai profughi ucraini

di Marina Crisafi

Un ‘contact point' per l'Ucraina. È l'impegno portato avanti dal Consiglio nazionale forense, di concerto con le Avvocature europee aderenti al Consiglio degli Ordini forensi europei (Ccbe), per assicurare assistenza ai cittadini ucraini che intendono rifugiarsi in Italia.

Contact point: la lettera agli ordini
A tal fine, la presidente del Cnf, Maria Masi, ha inviato una comunicazione ai 140 Ordini degli avvocati in Italia per istituire un "contact point" presso i consigli forensi locali che possano offrire un servizio di supporto ai profughi ucraini in fuga dalla guerra, sulla base della competenza territoriale.

I problemi da affrontare
Un'azione concreta a sostegno dei profughi per risolvere problematiche che spaziano dal riconoscimento dello stato di rifugiato, all'assegnazione di un alloggio, al sostegno alimentare, alla cura sanitaria, al ricongiungimento familiare e quant'altro, con particolare riferimento alle necessità dei minori. Tutte problematiche che richiedono non solo competenze nella disciplina della migrazione ma anche disponibilità alle relazioni con i servizi assistenziali territoriali, pubblici e gestiti da associazioni di volontariato.
Da qui il ruolo chiave degli avvocati che, confida il presidente CNF, vogliano "condividere questo impegno concreto a sostegno dei rifugiati ucraini".

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©