Professione e Mercato

Avvocato senza colpa se non notifica il ricorso al controinteressato perché la causa è probabilmente persa

L'indagine sulla responsabilità professionale dell'avvocato per omesso svolgimento di un'attività ricompresa nel mandato difensivo si concreta in un giudizio prognostico sul possibile esito dell'attività non compiuta

di Giampaolo Piagnerelli

«L'avvocato non ha responsabilità se non notifica il ricorso al controinteressato necessario quando ci sono forti probabilità che la partecipazione al contenzioso non possa avere esito favorevole per il proprio assistito». Questo il principio enunciato dalla Cassazione con l'ordinanza n. 14583/23.

Entrando nel merito un soggetto ha conferito ai propri avvocati procura per proporre innanzi gli organi di giustizia amministrativa ricorso avverso il provvedimento del Comune di Pesaro del 23 giugno 2003 di diniego di rinnovo della concessione demaniale su un tratto di arenile ubicato nel richiamato Comune, facente parte di azienda turistica.

Annullamento della sentenza del Consiglio di Stato

Il Tar Marche aveva accolto l'impugnativa ma il Consiglio di Stato, invece, ha bocciato la richiesta in materia di demanio per pretermissione ab origine della notifica del ricorso a controinteressato necessario. A seguito di ciò, il ricorrente ha convenuto in giudizio innanzi il Tribunale di Ancona gli avvocati, chiedendone - previo accertamento della responsabilità professionale - per aver omesso la notifica del ricorso amministrativo ai controinteressati, la condanna al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, patiti per il mancato accoglimento della istanza in sede amministrativa.

Secondo la Cassazione, però, bene ha fatto il giudice di merito a non accogliere la richiesta poiché si è conformato al consolidato indirizzo di legittimità, secondo cui l'indagine sulla responsabilità professionale dell'avvocato per omesso svolgimento di un'attività ricompresa nel mandato difensivo si concreta in un giudizio prognostico sul possibile esito dell'attività non compiuta.

Dottrina e giurisprudenza sul demanio

La gravata decisione, invero, opera la valutazione sull'accoglibilità del ricorso amministrativo in termini di verosimiglianza e probabilità, sulla scorta della ricognizione sugli indirizzi ermeneutici di dottrina e giurisprudenza in tema di rinnovo della concessione demaniale, e addiviene alla conclusione (espressa, appunto, con formula dubitativa) per cui «le considerazioni che precedono frappongono forti dubbi a ritenere che, con la partecipazione dell'avvocato al giudizio, l'esito del medesimo sarebbe stato favorevole al ricorrente».

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