Comunitario e Internazionale

Ditte escluse dall’appalto, ok ai limiti sui ricorsi

Il caso esaminato riguardava un’impresa senza requisiti

di Marina Castellaneta

Tutela giurisdizionale sì, ma con dei limiti nei casi in cui l’offerente che contesta l’aggiudicazione di un appalto non abbia i requisiti richiesti e sia stata già decisa in via definitiva la sua esclusione. Lo ha chiarito la Corte di giustizia dell’Unione europea con la sentenza di ieri (C-53/22) con la quale ha stabilito che, nell’ambito di una procedura di aggiudicazione di un appalto, non è contraria al diritto dell’Unione una norma interna che precluda, a un operatore escluso dalla partecipazione per mancanza di una delle condizioni previste dal bando, il ricorso in sede giurisdizionale nel caso di rifiuto dell’amministrazione di annullamento della decisione di aggiudicazione a vantaggio di altri offerenti. E questo anche se gli altri partecipanti hanno concluso un accordo in violazione delle regole di concorrenza.

Un’azienda era stata esclusa da una procedura di appalto per la fornitura di un servizio di elisoccorso per il servizio sanitario regionale della Lombardia e della Liguria in quanto non in possesso di una specifica certificazione. L’esclusione era divenuta definitiva perché i ricorsi amministrativi erano stati respinti in ogni grado del giudizio. Le altre imprese partecipanti erano state sanzionate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e l’azienda esclusa, che aveva poi ottenuto la certificazione, aveva presentato un nuovo ricorso perché la stazione appaltante si era rifiutata di annullare la decisione di aggiudicazione dell’appalto malgrado l’illecito in materia di concorrenza delle aziende vincitrici. Il Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia ha chiesto chiarimenti alla Corte Ue sull’articolo 3 della direttiva 89/665 sull’applicazione delle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture e di lavori, modificata dalla 2014/23. Gli eurogiudici riconoscono che la direttiva impone agli Stati membri di garantire mezzi di ricorso a coloro che abbiano interesse all’aggiudicazione dell’appalto e ciò, in linea di principio, è attestato dalla partecipazione a un procedimento di aggiudicazione dell’appalto. Se l’operatore non ha presentato l’offerta proprio per la mancanza dei requisiti e poi contesta l’inclusione dello specifico requisito, presentando un ricorso giurisdizionale che gli viene respinto con sentenza passata in giudicato prima dell’aggiudicazione dell’appalto, non si può ritenere che tale operatore possa essere incluso tra coloro che, secondo la direttiva, sono considerati tra quelli che abbiano avuto interesse a ottenere l’aggiudicazione di un determinato appalto. In questi casi, quindi, è conforme alla direttiva la regola interna che preclude un ricorso giurisdizionale all’operatore privo delle condizioni di partecipazione richieste ed escluso in via definitiva.

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