Amministrativo

Serie B e C, sui campionati deciderà il Tar Lazio

di Gian Lorenzo Saporito

Il governo interviene con un decreto legge per rimediare ai problemi delle serie B e C di calcio, quando peraltro già si è giunti alla settima giornata. Il decreto legge 115/2018 affida ai giudici amministrativi la possibilità di intervenire, eliminando i precedenti gradi di giudizio delle Federazioni sportive e del Collegio di garanzia.

Deciderà quindi il Tar Lazio sulle ammissioni e le esclusioni delle società sportive dai campionati, e sarà giudice competente per tutte le questioni, sia relative a diritti che ad interessi (cioè sia sulle procedure che sui risarcimenti danni). Il decreto legge rimedia così ai problemi posti da una serie di contenziosi tra Federazioni, Collegio di garanzia e Tar Lazio, dopo l’ultima pronuncia Tar (5691 del 27 settembre, subita dalla Pro Vercelli), che lascia la serie B a 19 squadre (invece che a 22).

Il Dl è poco innovativo nel primo comma, che accelera il contenzioso innanzi il Tar, equiparando la rapidità dei giudizi sull’ammissione delle squadre ai campionati quelli in materia di appalti, che già godono di una corsia privilegiata. In particolare, si prevede la possibilità di impugnare i provvedimenti urgenti ottenuti attraverso il presidente del Tar sulla base di «danni gravi», prevedendo un appello urgente al presidente del Consiglio di stato sulla base di «danni gravissimi», come se la partecipazione a tornei non rappresentasse sempre una questione vitale per le squadre.

La norma più delicata è contenuta al comma tre dell’articolo 1, dove si conferma che il giudice amministrativo (in particolare, con sede a Roma) decide di qualsiasi controversia in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche delle società o associazioni sportive a livello professionale. Contemporaneamente, la norma elimina qualsiasi competenza degli organi di giustizia sportiva (in precedenza, per il calcio, la Federazione e il Collegio di garanzia). Poiché il decreto legge è immediatamente applicabile anche alle procedure in corso, l’attuale controversia tra squadre di serie B e serie C andrà affidata nuovamente al Tar Lazio e alla competenza in via di urgenza del presidente del Tar.

Il meccanismo che prevede una giustizia federale prima della giustizia Tar potrà rivivere a partire dal 7 ottobre (data di entrata in vigore del Dl): infatti, l’articolo primo, comma tre del decreto fa salva la possibilità che i nuovi istituti e regolamenti del Coni e delle Federazioni sportive prevedano organi di giustizia sportiva che decidano in materia di ammissione ed esclusione da competizioni professionistiche. Quindi, l’attuale situazione critica della serie B e serie C del campionato di calcio avrà un trattamento accelerato, affidato al Tar di Roma e al Consiglio di Stato; dall’ottobre 2018 in poi, se il Coni e le federazioni lo vorranno, adottando specifiche norme statutarie e di regolamento, la giustizia sportiva, per ciò che riguarda l’ammissione ai campionati, tornerà su più gradi (Federazione prima, Tar e Consiglio di Stato poi). Nel frattempo, il campionato 2018 /19 si sarà concluso e, quindi, le nuove procedure si applicheranno dal successivo calendario.

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