Civile

Il contributo affitti della Valle d'Aosta discrimina gli stranieri, Regione condannata

La pronuncia del Tribunale di Torino è stata depositata il 22 giugno 2021<br/>

di Francesco Machina Grifeo

È discriminatoria l'esclusione degli stranieri dal contributo affitti erogato dalla Regione Valle d'Aosta. Il Tribunale di Torino, ordinanza depositata il 22 giugno 2021, ha così condannato la regione a riaprire il vecchio bando del 2018, senza più tener conto dei requisiti identificati come discriminatori.

Con l'accoglimento del ricorso proposto dall'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi che ha sede a Torino, da qui la competenza del Tribunale), di cui è stata ritenuta la legittimazione ad agire (con l'appoggio di Rete Antirazzista della Valle D'Aosta), si è così posto fine a una vicenda iniziata a fine 2018, allorché la Regione, nel deliberare i criteri per l'attribuzione del "contributo affitti" previsto da una l egge nazionale (3000 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 7.500 euro; 2000 euro con ISEE tra 7.500 e 12.000 euro, e comunque incidenza del canone non inferiore al 10%) aveva introdotto requisiti ulteriori che colpivano in particolare i cittadini stranieri (quelli regolarmente soggiornanti in Regione , informa l'Asgi, sono circa 8.000).

Per il Tribunale ad essere illegittima non è la fissazione in sé di ulteriori requisiti da parte della Regione, ma il fatto che essi non erano funzionali ad individuare "in modo più preciso e corrispondente alla realtà le persone effettivamente più bisognose", avendo piuttosto un carattere discriminatorio.

In particolare, i requisiti più problematici erano il permesso di soggiorno di lungo periodo, in quanto solo poco più della metà degli stranieri ne è in possesso; l'obbligo di documentare l'assenza di case in proprietà all'estero. Infine, un ulteriore paletto era costituito dal requisito di residenza da almeno 4 anni in Valle d'Aosta.

Secondo il Tribunale (giudice dott.ssa Silvia Vitro) che ha integralmente accolto il ricorso, i cittadini extracomunitari titolari di permesso di protezione internazionale o di protezione umanitaria "vanno esentati dal requisito dell'assenza di diritti di proprietà o di altri diritti reali di godimento su immobili ad uso abitativo ubicati all'estero, adeguati alle esigenze del nucleo familiare".

Inoltre, quanto al requisito, previsto solo per i cittadini stranieri (sia di stati UE che extra UE) della dimostrazione dell'assenza di "proprietà con destinazione abitativa ubicata all'estero" mediante documentazione "in corso di validità rilasciata dal competente stato estero, corredata da traduzione in lingua italiana autenticata dall'autorità consolare italiana", il Tribunale ha stabilito che "va consentito l'accesso alla richiesta di contributo da parte dei cittadini comunitari ed extracomunitari alle stesse condizioni previste per i cittadini italiani".

Quanto al requisito dei 4 anni di permanenza, per il Tribunale "è notorio che il requisito di lunga residenza in una regione venga più facilmente conseguito dagli italiani rispetto agli stranieri, essendo insita nelle persone immigrate, non collegate specificamente ad un luogo di origine italiano e in cerca di lavoro, una mobilità maggiore". "Pertanto - prosegue la decisione -, va consentito ai cittadini stranieri di presentare la richiesta del contributo per la locazione, senza che siano previsti requisiti di permanenza protratta nella Regione".

Il giudice ha dunque ordinato alla Regione di riaprire il bando senza i requisiti contestati. Al beneficio potranno ora accedere tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti, senza oneri di documentazione che non vengono richiesti ai cittadini italiani e senza dover dimostrare il requisito di 4 anni di residenza in Valle d'Aosta. La Regione è stata anche condannata a pagare 100 euro per ogni giorno di ritardo nella esecuzione dell'ordinanza, che dovrà essere pubblicata sul sito della Regione.

"L'onere del nuovo bando - si legge in una nota Asgi - ricadrà necessariamente sulla sola Regione, che non potrà più avvalersi dei fondi statali del 2018, ormai esauriti".

Tutti gli stranieri interessati che nel 2018 si trovavano nelle ulteriori condizioni previste dal bando potranno ora presentare domanda e ottenere il contributo.

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