Professione e Mercato

Deloitte: investimenti in digitalizzazione e governance del Tax Reporting per gli intermediari finanziari italiani

La continua evoluzione dei sistemi fiscali unita alla crescente complessità delle normative di settore comporta una sempre maggiore propensione da parte degli istituti bancari, finanziari e assicurativi italiani verso la digitalizzazione e l'adozione di sistemi di governance in ambito di tax reporting.

•Più del 50% degli intermediari finanziari ha pianificato investimenti a supporto di un percorso di evoluzione digitale delle attività di tax reporting verso le autorità fiscali.

•Il 70% degli intermediari finanziari riconosce la centralità dei dati fiscali/aziendali come incentivo per ridefinire gli investimenti in nuove tecnologie in ambito di Tax Data Management.

•Il 95% degli intermediari finanziari evidenzia la necessità di ottimizzare i processi di produzione delle segnalazioni alle autorità fiscali.

La continua evoluzione dei sistemi fiscali unita alla crescente complessità delle normative di settore comporta una sempre maggiore propensione da parte degli istituti bancari, finanziari e assicurativi italiani verso la digitalizzazione e l'adozione di sistemi di governance in ambito di tax reporting.

É quanto emerge dalla survey "Opportunities & Challenges on Tax Reporting" condotta da Deloitte nel 2021 tra gli istituti bancari, finanziari e assicurativi italiani. La ricerca ha raccolto adesioni da gruppi e società operativi sui mercati finanziari italiani e soggetti alla produzione delle comunicazioni verso l'Agenzia delle Entrate.

"Dall'esperienza degli intermediari finanziari - dichiara Stefano Appetiti , Partner Deloitte Consulting, Finance & Performance FSI Leader - emerge la necessità di un percorso di crescita che presuppone l'adozione di nuove tecnologie a supporto della digitalizzazione e rivisitazione dei processi di produzione delle segnalazioni fiscali. Questo conferma come sia largamente avvertita l'importanza del ruolo dell'assetto di Data Governance e, quindi, la percezione strategica associata ai dati aziendali, come strumento per assicurarsi di prendere decisioni ed operare secondo la visione del business".

Più della metà degli intermediari bancari considera la digitalizzazione e l'incremento dell'efficienza dei processi di Tax Reporting come obiettivi da raggiungere entro i prossimi 12 mesi. A livello di business unit, il 67% delle strutture IT e il 50% dei dipartimenti fiscali degli intermediari intervistati hanno già pianificato gli investimenti a supporto del framework fiscale.

"A partire dal 2010, anno di emanazione della normativa FATCA da parte degli Stati Uniti, si è assistito all'adozione di normative di settore con livelli di complessità sempre crescenti, introdotte per far fronte a scenari in continua evoluzione", commenta Mauro Lagnese, Partner Studio Tributario e Societario Deloitte, FSI Tax Leader. "A tale proposito, è ragionevole attendersi che le norme convergeranno verso una maggiore omogeneità. In tale contesto – e pensando ad esempio al CRS, all'AML o alla DAC6, a cui farà seguito nel prossimo futuro la regolamentazione delle piattaforme digitali e delle criptovalute – sembrerebbe essere giunto il momento di mettere a fattore comune le esperienze pregresse sulle segnalazioni in vigore."

Le modalità organizzative e di gestione del lavoro all'interno dei dipartimenti fiscali devono essere ripensate per fronteggiare le molteplici e articolate richieste ricevute dai diversi interlocutori interni ed esterni alle loro organizzazioni. La strategia per massimizzare l'efficienza della produzione delle segnalazioni fiscali verte sulle possibili sinergie in termini di competenze e tecnologia, in un'ottica di razionalizzazione dei processi, integrazione ed accessibilità dei dati oggetto di segnalazione.

Per gli intermediari finanziari coinvolti nella survey l'approccio al cambiamento deve essere orientato a:

• un'estensione del framework di Data Governance in ambito di Reporting Fiscale, creando una cultura data driven nei dipartimenti fiscali (73% nel settore bancario e 75% nel settore assicurativo);

• una maggiore digitalizzazione dei processi fiscali quale leva di azione per incrementare le performance, contenendo le attività manuali (82% nel settore bancario e 75% nel settore assicurativo);

• una tempestività del processo di cambiamento, definendo un modello scalare di approccio al cambiamento, volto alla creazione di centri di competenza con adeguato skill matrix in ambito Tax Reporting (90% nel settore bancario e 60% nel settore assicurativo).

"Il processo di ottimizzazione del framework di Tax Data Reporting richiede un approccio multidisciplinare, alla cui definizione devono concorrere sia competenze fiscali di tipo specialistico che competenze in ambito Finance Transformation, oltre a specifiche competenze tecnologiche", conclude Stefano Appetiti.

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