Giustizia

Confermati a tempo indeterminato 1200 operatori giudiziari

Si tratta di un emendamento al decreto Pnrr 2 approvato nelle commissioni Affari costituzionali e Istruzione al Senato

di Simona Gatti

Confermati a tempo indeterminato 1200 operatori giudiziari, già in servizio dopo un concorso. Il Parlamento ha dato il via libera alla norma che autorizza il ministero della Giustizia a modificare il contratto di lavoro, da determinato a indeterminato, per quegli operatori giudiziari che, prima come tirocinanti e poi dopo un concorso, hanno offerto in questi anni un significativo contributo al funzionamento degli uffici giudiziari, in particolare nell'attività di digitalizzazione dei fascicoli. Si tratta di un emendamento al decreto Pnrr 2 approvato nelle commissioni Affari costituzionali e Istruzione al Senato.

Un risultato atteso da tempo e accolto con grande soddisfazione sia dai sindacati sia dal mondo politico.

Sul fronte sindacale, la Fp Cgil in una nota ha evidenziato che dopo 13 lunghi anni di vertenza, con presidi e manifestazioni, questa stanotte è passato l'emendamento per la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari della Giustizia: "il Ministero della Giustizia può, fino al 31 dicembre 2023, assumere con contratto a tempo indeterminato, in numero non superiore alle 1.200 unità complessive, personale non dirigenziale, da inquadrare nei ruoli dell'amministrazione giudiziaria, area funzionale seconda, posizione economica F1, che risulti in servizio, successivamente alla data del 30 maggio 2022, con contratto a tempo determinato, con la qualifica di operatore giudiziario. Detto personale è assegnato, con immissione in possesso non antecedente al 1° gennaio 2023, alla sede presso cui presta servizio alla data del 30 maggio 2022". Per la Fp Cgil è solo un primo passo, l'obiettivo è che nessuno resti nel precariato. "Nel Ministero della Giustizia tante lavoratrici e lavoratori sono precari, interinali o con appalti, svolgono attività assolutamente indispensabili per erogare i servizi e pertanto vanno assunti in modo stabile'".

Per il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto: "si è lavorato affinché la professionalità degli operatori giudiziari, oggi in servizio al Ministero della Giustizia con contratti a termine, trovasse un giusto riconoscimento. Accogliamo perciò con soddisfazione l'approvazione da parte delle Commissioni Affari costituzionali e Istruzione del Senato, dell'emendamento al decreto Pnrr 2 che consente al Ministero di assumere fino a 1200 operatori giudiziari con contratto a tempo indeterminato".
"Con queste assunzioni - prosegue Sisto -, otterremo il duplice, positivo risultato di valorizzare la professionalità acquisita dal personale e di garantire la piena funzionalità degli uffici giudiziari, facendo fronte alle gravi scoperture di organico, anche ai fini del rispetto degli obiettivi previsti dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza".
Parole positive sono espresse anche dall'altra sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina che sottolinea l'importanza di un riconoscimento doveroso: "Il Ministero - ha dimostrato attenzione alle richieste di stabilizzazione di una categoria la cui professionalità contribuisce ogni giorno al buon funzionamento dell'amministrazione giudiziaria". Ha inoltre ringraziato anche la Commissione Giustizia del Senato che, "votando il parere a firma Riccardo Lomuti, ha contribuito in maniera determinante alla formulazione di questo emendamento".

Proprio il senatore M5S Arnaldo Lomuti, vice presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama, parla di una doppia vittoria: per il buon funzionamento della giustizia e perché rappresenta una risposta seria a oltre 1000 persone che chiedevano certezze per il loro futuro. "In sede di espressione del parere sul Pnrr – continua Lomuti - avevo posto l'esigenza dell'assunzione a tempo indeterminato degli operatori giudiziari perché il loro lavoro è fondamentale per il giusto e spedito funzionamento del sistema. E' una battaglia che ho portato avanti con la convinzione di far collimare i diritti di tanti lavoratori con un'esigenza strategica per l'Italia. Ringrazio i colleghi Modena, Maiorino e Mirabelli per il lavoro congiunto sull'emendamento e i sottosegretari alla Giustizia Anna Macina e Francesco Sisto che hanno contribuito a far sì che si raggiungesse l'obiettivo".

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