Amministrativo

Diari degli assistenti sociali visibili ai genitori

Ok anche all’accesso agli appunti manoscritti: non sono «documenti amministrativi»

di Guglielmo Saporito

Il genitore ha diritto di accesso al «diario giornaliero» redatto dagli assistenti sociali nei riguardi di figli minori. Lo precisa il Tar Lazio nella sentenza 21 gennaio 2022 n. 716, accogliendo le ragioni di un genitore che doveva difendersi in giudizio. Agli assistenti sociali spettano importanti compiti nella tutela dei minori, e le loro attività sono inserite nel diario giornaliero e nella «cartella sociale» dei minori, con un elenco cronologico degli interventi svolti. Questi atti erano necessari al genitore per un processo dinanzi al Tribunale per i minorenni e, per organizzare una valida e tempestiva difesa, si era chiesto all’Amministrazione un dettagliato elenco di documenti. Il Comune ha soddisfatto solo in parte la richiesta, costringendo l’interessato a rivolgersi al Tar, che ha disposto l’esibizione dei documenti. In tal modo, la difesa ha potuto operare avendo a disposizione tutti gli atti, e non più al buio o chiedendo l’esibizione al Tribunale dei minorenni nel corso del processo.

La sentenza ha anche accolto la domanda di accesso agli appunti manoscritti degli assistenti sociali incaricati del caso. Proprio sul tema degli appunti manoscritti la sentenza è innovativa, perché ha respinto la tesi del Comune che ne escludeva la natura di «documenti amministrativi», ritenendoli mere annotazioni personali, utilizzabili come generico supporto. Secondo i giudici, la nozione di documento amministrativo (legge 241/1990) comprende invece qualsiasi rappresentazione grafica del contenuto di atti, anche interni, detenuti da una pubblica amministrazione.

Nel caso specifico il diario giornaliero conteneva specifici appunti, cioè documenti che, seppure interni al procedimento, costituivano la fonte delle relazioni finali degli assistenti sociali e, in definitiva, atti potenzialmente utili, ad esempio al fine di valutare la corrispondenza di quanto esposto nelle relazioni finali degli assistenti sociali rispetto a quanto risultasse annotato negli appunti nell’immediatezza dell’accertamento. Gli appunti manoscritti quindi non sono stati considerati atti a mero carattere informale, ad uso esclusivamente personale, ma proprio perché presenti in un documento strutturato (il diario) e stabilmente collocati nella cartella sociale del minore, sono stati ritenuti rilevanti ed accessibili da parte dei soggetti interessati.

Non è la prima volta che gli appunti, presenti all’interno di un fascicolo, diventano determinanti per la comprensione di una vicenda: di solito gli appunti sono redatti seduta stante, in attesa di una verbalizzazione e spesso possono evidenziare contraddizioni. Per evitare dubbi se ne ammette quindi l’accesso, come nel caso delle annotazioni delle registrazioni sull’utenza telefonica 118 (Tar Bari 1442/2020), risultato utile per ricostruire la dinamica di sinistri. In genere gli appunti (come la contabilità in nero, Cassazione 34724/2019), hanno un peso determinante, ma solo se coerenti alla procedura cui contribuiscono, cioè ad esempio se sono conservati in parallelo al verbale ufficiale e risultano riconducibili ai medesimi soggetti che redigono poi atti o procedimenti ufficiali.

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