Giustizia

Giustizia tributaria in 'serie B' senza 'esclusiva' per gli avvocati

Il monito dell'Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi che ha inviato al Parlamento e al Governo le delibere assunte dai Coa, dall'Ocf, dalle Associazioni specialistiche forensi e dal Mf

Con l'accesso in magistratura tributaria ai laureati in Economia e senza riserva esclusiva di difesa tecnica, la Giurisdizione tributaria sarà relegata sempre ad essere "di serie B". L'altolà arriva dall'Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi che ha inviato al Parlamento e al Governo le delibere assunte dai Consigli dell'Ordine, dall'Organismo congressuale forense, dalle Associazioni specialistiche forensi e dal Movimento forense a sostegno delle proprie proposte di modifica al disegno di legge del Governo sulla riforma della Giustizia Tributaria.

Proposte "non dettate da intenti corporativi ma da una volontà di adeguamento della giurisdizione tributaria ai principi costituzionali che governano le altre giurisdizioni, appositamente pensati dal legislatore a tutela effettiva del cittadino".

L'obiettivo è "segnalare ancora la necessità di ripensare alcune proposte emendative che si starebbero profilando", a cominciare dall'apertura ai laureati in economia del concorso di accesso alla magistratura.

L'Uncat auspica che la riforma "trascenda gli interessi corporativi per assicurare effettivamente la tutela dei diritti del cittadino/contribuente, in tal modo allineando quella tributaria alle altre giurisdizioni". E se "comprende le ragioni politiche legate alle risorse del Pnrr che spingono a 'liquidare' in fretta la riforma della Giustizia tributaria, avverte che "la fretta fa le riforme cieche sul loro stesso futuro".

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