Professione e Mercato

Assoholding lancia l'allarme: PMI ancora indietro su obiettivi ESG

Alla luce dei dati Censis-Confcooperative, sono oltre 932.000 le imprese italiane che rischiano di incorrere in considerevoli perdite finanziarie a seguito dei necessari investimenti per adattarsi alle strategie di un'economia a zero emissioni e sostenibile dal punto di vista ambientale

Assoholding lancia l'allarme per le PMI italiane alla vigilia del nuovo Webinar a partecipazione gratuita organizzato in partnership con la società di consulenza BIP- Business integration partners: " Sostenibilità: rischi ed opportunità per le piccole e medie imprese". "La sostenibilità per le imprese non rappresenta più una semplice scelta" spiega il presidente dell'Associazione di categoria, Gaetano De Vito.

Alla luce dei dati Censis-Confcooperative, sono oltre 932.000 le imprese italiane che rischiano di incorrere in considerevoli perdite finanziarie a seguito dei necessari investimenti per adattarsi alle strategie di un'economia a zero emissioni e sostenibile dal punto di vista ambientale.

A confermare tale processo in atto, il 28 novembre scorso il Consiglio Ue ha approvato la Corporate sustainability reporting directive (Csrd), che supera la distinzione tra la Relazione finanziaria annuale e la Dichiarazione a carattere non finanziario con l'obiettivo di integrare due realtà finora considerate parallele, portando il reporting di sostenibilità sullo stesso piano di quello economico-finanziario.

"In questa fase, il rischio è che molte PMI possano arrivare impreparate subendo il processo di transizione in modo passivo e senza l'adeguata preparazione", spiega il Presidente De Vito. "Un approccio eccessivamente traumatico rischia infatti di minare la fiducia in una reale sinergia tra sostenibilità e performance aziendale, rendendo il raggiungimento degli obiettivi ESG un mero costo di compliance piuttosto che uno strumento per una consapevole creazione di valore nel lungo periodo."

L'Harvard Business Review, tra le più autorevoli riviste del settore, ha evidenziato come siano ancora poche le aziende che realmente sono riuscite a fare della sostenibilità una parte integrante della loro pianificazione strategica ed operativa. Le imprese, nella maggior parte dei casi, tendono a distinguere la performance ESG dalle scelte chiave su investimenti e processo produttivo. Questo vale in maniera ancora più significativa per il tessuto delle piccole medie imprese.

"L'implementazione della sostenibilità secondo i criteri ESG" - sottolinea Gaetano De Vito - "è importante e necessaria per le aziende di tutte le dimensioni, ma se gestita senza proporzionalità e senza valutarne i costi, potrebbe essere non attuabile o estromettere intere filiere produttive dal mercato. Per tale ragione Assoholding attraverso il suo nuovo Osservatorio per la Sostenibilità, innovativo centro di studio e ricerca scientifica, ha sviluppato, in collaborazione con il Centro di Eccellenza Sustainability BIP, un webinar gratuito e nuovi strumenti per aiutare e sostenere le PMI in questa difficile fase."

Le PMI dovrebbero essere accompagnate in questo percorso in modo proporzionale e in piena coscienza, un approccio win-win in grado di conciliare il benessere per la società e una crescita delle imprese. Una "rivoluzione dolce", secondo la definizione dell'economista internazionale e gesuita Gaël Giraud, in grado di trasformare i rischi delle nuove sfide globali in nuove opportunità.

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