Lavoro

Cassa forense, le risposte su: riaddebito costi dello studio, riscatto laurea e invalidità

L'Istituto di previdenza ha fornito nuove risposte ai quesiti posti dagli iscritti

Cominciamo dal caso in cui lo studio sia occupato anche da altri colleghi cosa succede rispetto al contributivo integrativo per le fatture emesse per il riaddebito dei costi? E poi, in quanti anni possiamo suddividere l'importo per il riscatto della laurea? E quanti sono gli anni che possono riscattarsi? E ancora: pensioni, part time e concorsi. La Cassa forense ha fornito nuove risposte ai quesiti degli iscritti.

Il riaddebito dei costi di studio (locazione, utenze, etc.) ai Colleghi che occupano parte dello studio, oltre all'I.V.A., sono soggette anche al contributo integrativo?
Le fatture emesse per il riaddebito dei costi dello studio tra diversi componenti possono essere stornate dal volume d'affari IVA dichiarato a seguito di delibera della Giunta Esecutiva. E' necessario in questi casi mantenere la relativa documentazione fiscale, da esibire alla Cassa, in caso di contraddittorio.

In quanti anni/rate è possibile suddividere l'importo dovuto a titolo di riscatto anni di laurea?
L'onere dovuto a titolo di riscatto può essere corrisposto in massimo n. 10 rate (una rata l'anno) con applicazione degli interessi al tasso del 1,50%. E' possibile corrispondere, in sede di richiesta di rateazione di tale onere, un acconto di qualsiasi importo.

Possono essere oggetto di riscatto numero 5 anni del corso di laurea anche da parte dell'iscritto che conseguì la stessa nel periodo in cui il suo corso legale era di anni 4?
Gli anni oggetto di riscatto relativamente al corso di laurea sono: massimo 4 per coloro che rientrano nel vecchio ordinamento e massimo 5 per coloro che rientrano nel nuovo.

Una volta pagate tutte le rate per il riscatto relativo agli anni universitari, si ottiene una certificazione o dove/quando risulta la conclusione del riscatto?
Effettuato il pagamento dell'intero onere dovuto per il riscatto viene aggiornata la posizione previdenziale dell'iscritto e gli anni oggetto del predetto istituto contribuiscono a tutti gli effetti ad aumentare il numero di anni utili ai fini pensionistici. Qualora il professionista avesse necessità di una certificazione relativa alle somme versate a tale titolo, potrà inviare una richiesta a mezzo pec all'indirizzo istituzionale@cert.cassaforense.it

Attualmente sono dipendente part-time presso un'azienda privata, volendo iscrivermi all'Albo con conseguente iscrizione alla Cassa, dovrò versare solamente il contributo integrativo del 4% con obbligo iscrizione alla Gestione Separata INPS, o dovrò anche versare necessariamente i contributi minimi integrativi e soggettivi?
Nella fattispecie descritta è necessario prioritariamente accertarsi presso il proprio Consiglio dell'Ordine della compatibilità tra l'attività esercitata e l'esercizio della professione forense. Detto cio' l'iscrizione all'Albo comporta l'automatica e obbligatoria iscrizione alla Cassa con i conseguenti obblighi dichiarativi e contributivi dovuti da tutti gli iscritti (pagamento contributi minimi annuali e invio mod. 5 annuale con relativo eventuale pagamento delle eccedenze dovute a fronte dei dati reddituali professionali dichiarati).

L'Avvocato che ha una pensione di invalidità e continua a lavorare deve pagare i contributi minimi e in l'autoliquidazione?
L'Avvocato che percepisce la pensione di invalidità della Cassa continua ad avere gli stessi obblighi dichiarativi e contributivi di tutti gli iscritti alla Cassa medesima. Pertanto deve corrispondere i contributi minimi annuali ed inviare il mod. 5 annuale con l'eventuale pagamento delle relative eccedenze dovute a fronte dei dati reddituali professionali dichiarati. Alla maturazione dei requisiti previsti potrà richiedere la commutazione della pensione di invalidità in pensione di anzianità o in pensione di vecchiaia.

Nell'ipotesi si dovesse vincere un concorso pubblico, incompatibile con l'esercizio della professione, la ricongiunzione degli anni contributivi sarebbe onerosa?
La ricongiunzione è un istituto potenzialmente oneroso. Il professionista che si cancella dagli Albi e dalla Cassa potrà ricongiungere i contributi versati in Cassa con la nuova gestione previdenziale presentando a quest'ultima la relativa domanda. Sarà cura del nuovo Ente previdenziale procedere alla lavorazione dell'iter istruttorio e alla determinazione dell'eventuale onere dovuto.

Nell'ipotesi di cancellazione da Cassa Forense conseguente alla sospensione dall'esercizio professionale per passaggio alle dipendenze della Pubblica Amministrazione con contratto a tempo determinato, il professionista, titolare di pensione di invalidità riconosciuta dalla Cassa in via definitiva, perde il diritto alla predetta pensione?
La pensione di invalidità concessa dalla Cassa in via definitiva continua ad essere corrisposta anche in caso di cancellazione dagli Albi e dalla Cassa.

Ottenuta la pensione di anzianità prima dei 65 anni, se al compimento dei 65 anni un avvocato si iscrivesse nuovamente all'Albo potrebbe chiedere la pensione di vecchiaia anticipata?
Il trattamento pensionistico di anzianità, una volta chiesto e concesso, non consente la commutazione in altro trattamento previdenziale. Peraltro nella fattispecie, la pensione di anzianità in caso di nuova iscrizione all'Albo viene sospesa.

C'è pensione di vecchiaia anticipata senza decurtazione con 65 anni di età, 40 anni di contribuzione, ma solo 33 anni iscrizione alla Cassa e 8 anni di contributi già ricongiunti dall'INPS?
Gli anni di ricongiunzione contribuiscono ad aumentare il montante degli anni utili ai fini pensionistici. Pertanto nel caso prospettato, se è in corso o è stata già effettuata la ricongiunzione alla Cassa di n. 8 anni di contributi precedentemente versati all'INPS, purché gli stessi non siano coincidenti con gli anni di contribuzione presso la Cassa, la pensione di vecchiaia anticipata potrà essere concessa, in presenza del requisito anagrafico, senza alcuna decurtazione.

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