Professione e Mercato

Rubrica 231 del Centro Studi Borgogna - La responsabilità dell'ente ex D.Lgs. 231/01 nella Fashion Industry

9 moduli di aggiornamento per professionisti sul tema della Responsabilità Amministrativa degli Enti (ex D.Lgs. n.231/01). 7° appuntamento: martedì 7 settembre, ore 16.00 – 19.00

Il Centro Studi Borgogna torna ad occuparsi della Responsabilità Amministrativa degli Enti ex D. Lgs. n. 231/01 –martedì 7 settembre, dalle ore 16.00 alle 19.00- con il 7° appuntamento del Ciclo di Incontri, articolato in nove eventi programmati nell'arco dell'intero anno e rivolti ad avvocati e professionisti nel settore legale.

I lavori dell'incontro –dal titolo "La responsabilità dell'ente ex D.Lgs. 231/01 nella Fashion Industry" – saranno introdotti da Fabrizio Ventimiglia, Avvocato Penalista e Presidente CSB, presente per i saluti iniziali.

L'evento sarà moderato dall'Avv. Miriam Di Traglia, Head of Legal & Regulatory Compliance presso Clear Channel International e parteciperanno, in qualità di Relatori: Enrico Giarda, Avvocato Penalista in Milano, Studio Legale Giarda; Ida Palombella, Partner Deloitte Legal, Head of IP, Technology and Data Protection; Marco Piazzi, Direttore Generale Pollini S.p.A.; Lorenzo Maria di Vecchio, Legal Director EMEA, Head of Ethics & Compliance Global at Christian Dior Couture, Presidente dell'OdV di Christian Dior Italia.

Le industrie appartenenti al settore moda non sono esenti dalla responsabilità ex D. Lgs. 231/01. Difatti, anche per le aziende che operano in questo settore è stato ipotizzato un catalogo ad hoc di reati, presupposto da cui concerne la responsabilità dell'ente. Per ciò che concerne il Diritto Penale della moda, o Fashion Criminal Law, necessaria è la lettura degli artt. 473, 474 e 474 bis c.p., che contemplano reati relativi alla contraffazione del marchio e all'immissione del prodotto contraffatto nel mercato italiano, da cui scaturiscono conseguenze tra cui, in primis, la confisca dei beni contraffatti. Il diritto penale della proprietà industriale è stato poi ulteriormente ampliato con la Legge n. 99 del 2009 che ha disciplinato con articoli ad hoc le ipotesi di contraffazione e di pirateria commerciale costituenti il core business del c.d. mercato nero, volto alla vendita dei prodotti raffiguranti segni contraffatti di note maison di moda. Beni contraffatti che, inoltre, vengono distribuiti anche attraverso il c.d. mercato 4.0, ovvero quello di internet.

Verranno inoltre analizzate le sfide della compliance nel settore moda: le aziende oltre ad essersi dotate dei Modelli 231 volti a scongiurare il rischio della responsabilità dell'ente, si sono altresì dotate di Codici Etici nei quali vengono esposti principi in materia di salute, sicurezza, ambiente e lavoro.

L'evento, in corso di accreditamento presso il Consiglio Nazionale Forense, è a pagamento e si terrà da remoto, su Piattaforma Certificata FAD. Per informazioni su quote di partecipazione e modalità di iscrizione visitare www.centrostudiborgogna.it oppure scrivere a iscrizione@centrostudiborgogna.it

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