Rassegne di Giurisprudenza

Diritti dei figli maggiorenni portatori di handicap in caso di separazione e divorzio dei genitori

a cura della Redazione Diritto

Famiglia - Separazione e divorzio - Obblighi -  Figli maggiorenni portatori di handicap grave - Disposizioni in tema di visite, di cura e di mantenimento da parte dei genitori - Applicazione - Disposizioni sull’affidamento condiviso ed esclusivo - Esclusione.
In tema di regolamentazione della crisi familiare in relazione ai figli maggiorenni portatori di handicap grave, ai sensi della Legge 104 del 1992, in forza dell'art. 337 septies cod.civ., trovano applicazione le sole disposizioni in tema di visite, di cura e di mantenimento da parte dei genitori non conviventi e di assegnazione della casa coniugale, previste in favore dei figli minori, ma non anche quelle sull’affidamento condiviso ed esclusivo.
Corte di cassazione, sezione 1 civile, ordinanza 30 gennaio 2023, n. 2670

Famiglia - Matrimonio - Scioglimento - Divorzio - Obblighi - Verso la prole - In genere figli maggiorenni - Portatori di handicap grave - Condizione giuridica - Equiparazione ai figli minori ex art. 337 septies c.c. - Riduzione dell’autonomia personale - Accertamento - Necessità.
Ai fini del riconoscimento di un assegno di mantenimento ai figli maggiorenni portatori di handicap grave, la cui condizione giuridica è equiparata, sotto tale profilo, a quella dei figli minori ex art. 337 septies c.c., il giudice di merito è tenuto ad accertare se il figlio che richieda la contribuzione sia portatore di un handicap grave, ai sensi dell'art. 3, comma 3, della l. n. 104 del 1992, richiamato dall'art. 37 bis disp. att. c.c., ossia se la minorazione, singola o plurima, della quale il medesimo sia portatore, abbia ridotto la sua autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, essendo, in caso contrario, la condizione giuridica del figlio assimilabile non a quella dei minori bensì allo status giuridico dei figli maggiorenni.
Corte di cassazione, sezione 1 civile, ordinanza 29 luglio 2021, n. 21819

Separazione personale - Figli maggiorenni portatori di handicap grave - Disciplina applicabile - Individuazione. (Cc, articoli 155, 155 - Bis e 155 - Quater)
L'articolo 155-quinquies del Cc, nella parte in cui dispone applicarsi ai figli maggiorenni portatori di handicap grave le disposizioni in favore dei figli minorenni, non si riferisce alle norme sull'affidamento (condiviso o esclusivo), perché, in caso contrario, si dovrebbe concludere che il figlio portatore di handicap, ancorché maggiorenne, sia da considerarsi automaticamente privo della capacità di agire, mentre ciò potrà essere accertato eventualmente, in via parziale o totale, nei giudizi specifici di interdizione, inabilitazione o amministrazione di sostegno. Viceversa, potranno trovare applicazione le norme sulla presenza, le visite, la cura e il mantenimento da parte del genitore non convivente, in virtù degli articoli 155 e 155-bis del Cc, nonché quelle in ordine all'assegnazione della casa familiare, ai sensi dell'articolo 155-quater del codice civile.
Corte di cassazione, sezione 1 civile, sentenza 24 luglio 2012, n. 12977

Casa coniugale - Assegnazione al coniuge separato convivente con figlio handicappato - Ammissibilità - Presupposti. (cc, articolo 155; legge 898/1970, articolo 6)
In tema di separazione personale dei coniugi, l'assegnazione della casa coniugale al coniuge separato convivente con figlio totalmente invalido, intesa come strumento indispensabile a garantire a quest'ultimo la continuità dell'ambiente domestico e del luogo degli affetti, e dunque ad assicurargli una migliore qualità della vita, e al tempo stesso a realizzare un certo riequilibrio del carico di responsabilità tra i genitori, trova specifica legittimazione nel disposto dell'articolo 155 comma 4, del codice civile.
Corte di cassazione, sezione 1 civile, sentenza 19 dicembre 2001, n. 16027