Lavoro

Amazon: la Cassazione conferma un livello retributivo più elevato ai dipendenti in funzione delle mansioni svolte

I Supremi giudici hanno confermato la sentenza di appello non potendo entrare nel merito della vicenda

di Giampaolo Piagnerelli

La Cassazione ha confermato il livello retributivo più elevato da riconoscere ad alcuni dipendenti della società Amazon in funzione delle attività espletate in azienda. (Cassazione, ordinanza n. 24350/22).

I fatti. La Corte d'Appello di Milano, con la sentenza impugnata, in parziale riforma della pronuncia di primo grado, ha riconosciuto il diritto dei lavoratori "al trattamento economico previsto per il 5° livello Ccnl Terziario per l'intero periodo di lavoro prestato in favore di Amazon Italia Logistica Srl e al suddetto inquadramento contrattuale", condannando la società al pagamento delle relative differenze retributive. La Corte d'Appello, in estrema sintesi, dopo aver esaminato la contrattazione collettiva applicabile, ha ritenuto la corrispondenza tra le mansioni in concreto espletate dai lavoratori ( addetto all'insieme delle operazioni nei magazzini di smistamento) e quelle del profilo professionale tipizzato di addetto ai magazzini di smistamento, mansione che non poteva limitarsi al "possesso di semplici conoscenze pratiche" previste per l'inquadramento di 6° livello attribuito dall'azienda. Per la cassazione di tale sentenza ha proposto ricorso la società con un unico articolato motivo; hanno resistito con controricorso i dipendenti intimati.
La Cassazione non potendo entrare nel merito della vicenda respinnge il ricorso e di conferma la decisione della corte di Appello. In sostanza la Cassazione ha precisato che le doglianze, pur prospettando formalmente errores in iudicando e in procedendo, nella sostanza investono gli apprezzamenti di merito. Non vi può essere dubbio, infatti, che il valutare se lo svolgimento in fatto di certe mansioni da parte di lavoratori abbia contenuti di professionalità tali da richiedere il possesso di "normali e adeguate capacità tecnico-pratiche" piuttosto che il "possesso di semplici conoscenze pratiche" è quaestio facti che involge apprezzamenti di merito che non possono essere devoluti alla Cassazione, pretendendo un sindacato che esorbita dai limiti del giudizio di legittimità.

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