Responsabilità

Sicurezza stradale, stretta su monopattini e alcol-droga

Primo via libera del Cdm al Ddl di modifica del codice della strada. Non più necessario certificare lo stato di alterazione da stupefacenti ma basta la positività del conducente ai test. Prevista la sospensione breve della patente

di Maurizio Caprino

Passo avanti per la sicurezza stradale o ennesima velleità di inizio legislatura? È presto per dirlo: dal Consiglio dei ministri di ieri, dopo mesi di annunci, è uscito solo un testo che, stando all’ordine del giorno, è stato sottoposto solo a un esame preliminare. Un disegno di legge che modifica il Codice della strada attuale soprattutto su alcol, droga, controlli automatici, monopattini, mobilità ciclabile e auto guidabili dai neopatentati, con non pochi inasprimenti (anche sui cellulari, in parte) e qualche allentamento (per esempio, sulle sanzioni seriali o legate alle Ztl). Il Ddl dà poi al Governo la delega per una riforma complessiva.

Di certo c’è che l’ultima riforma del Codice è stata stata solo parziale, risale a luglio 2010 (legge 120) ed è rimasta inattuata in più di una parte. Tutti i tentativi successivi, con maggioranze parlamentari di ogni colore, si sono arenati tra lunghi giri di audizioni di categorie più o meno organizzate e qualche voto in commissione, in attesa di accordi politici che normalmente dipendono dalle convenienze del momento e non sono mai arrivati.

Ora ci si riprova, sull’onda del fatto che la sicurezza stradale e gli incidenti sono tornati a far capolino sui media dopo un decennio di sostanziale oblio. Resta che, come in tutti i Ddl, il testo di partenza molto difficilmente diventa legge in tempi brevi: può cambiare di poco o essere stravolto, sotto l’influenza di lobby e sondaggi. Fino anche a non arrivare in porto.

Alcol e droga

Le novità maggiori del testo di partenza trapelato sinora sono qui.

Per chi verrà colto a guidare con tasso alcolemico superiore a 0,8 (il massimo consentito è 0,5), alle sanzioni attuali si aggiungerebbero l’obbligo di rispettare l’alcol zero (previsto dal 2010 solo per neopatentati e conducenti professionali) e di installare (per almeno due anni) l’alcolock.

Sulla droga verrebbe rimossa la garanzia che finora ha reso poco frequenti i controlli: per essere condannati basterebbe risultare positivi a un test (cosa possibile anche a distanza di giorni dall’assunzione della sostanza), mentre attualmente occorre dimostrare anche che il conducente è sotto effetto (che può invece cessare nel giro di ore). E per restare appiedati basterebbe anche l’esito di un test rapido preliminare, in attesa che venga confermato.

Chi ha meno di 21 anni e guida drogato senza patente potrebbe conseguirla solo dai 24 anni.

Neopatentati

Il divieto di guidare autoveicoli di potenza non bassa verrebbe esteso a tre anni anziché uno. Inducendo di fatto molte famiglie ad acquistare vetture apposta per i figli. Ma resterebbe la possibilità di evitare i limiti di potenza se a fianco ci fosse un titolare (con meno di 65 anni di età) di patente ultracedennale o di categoria superiore.

Controlli automatici

Verrebbe “sistemato” il problema della differenza tra omologazione e approvazione degli apparecchi, all’origine di molto contenzioso negli ultimi anni. Inoltre, un singolo apparecchio potrebbe rilevare anche più di un’infrazione contemporaneamente e verrebbe ampliato l’elenco delle infrazioni accertabili con controlli automatici.

In caso di gravi infrazioni alle norme autostradali e delle strade extraurbane principali, basterebbero le immagini di telecamere di sorveglianza, purché visionate da un agente in diretta o, se “certificate”, entro 24 ore.

Patente a punti

Qui si punterebbe a incentivare i corsi di recupero punti, che in vent’anni di patente a punti non sono mai stati molto frequentati perché pochi guidatori sono arrivati vicini ad azzerare la dote. Per alcune infrazioni che oggi non prevedono la sospensione della patente (come l’eccesso di velocità tra gli 11 e i 40 km/h e il passaggio col rosso senza recidiva), ne scatterebbe una breve per chi ha meno di 20 punti: sette giorni, che diventerebbero 15 per chi ha meno di 10 punti.

Nel caso dell’eccesso di velocità medio, il testo più aggiornato del Ddl stabilisce che la sospensione breve scatterebbe solo se il limite fosse superato da 21 a 40 km/h.

Cellulari

Tra le infrazioni da sospensione breve ci sarebbe pure la guida con cellulare. Quindi l’ultradecennale promessa di sospendere la patente anche ai non recidivi si realizzerebbe solo per i non molti che hanno meno di 20 punti.

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