Giustizia

Tar Lazio, i dati 2021 confermano l'utilità dei nuovi strumenti telematici per combattere l'arretrato

La cerimonia di inaugurazione punta il faro sulle nuove funzioni dell'Ufficio del processo per filtrare e smaltire le nuove cause

di Paola Rossi

La relazione del Presidente Antonino Savo Amodio ha aperto la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2022 del Tar Lazio, dove sono illustrate le attività svolte nel 2021 dal Tribunale amministrativo che si occupa ordinariamente di quasi un terzo dell'intero contenzioso nazionale di primo grado. Un dato in aumento nell'attuale contesto pandemico vista l'aggiunta del contenzioso dovuto ai ricorsi contro i Dpcm sulle misure urgenti di contrasto alla diffusione del virus. Alla relazione del Presidente sono seguiti gli interventi del Presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, dell'Avvocato generale dello Stato, Gabriella Palmieri Sandulli, del Vice Presidente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, Marcello Maggiolo e del Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma, Antonino Galletti.

La relazione del Presidente
Il Presidente del Tar Lazio definisce il 2021, secondo l'attuale espressione, un anno di "ripresa e resilienza" dove l'emergenza sanitaria ha determinato l'implementazione di aspetti innovativi di carattere ordinamentale ed organizzativo, i cui effetti "sarà possibile apprezzare meglio in futuro". Consolidati i risultati raggiunti nel 2020 – grazie alle udienze da remoto - per la continuità di una regolare attività giurisdizionale anche in tempo di crisi. E non meno importanti sono le novità previste dal Legislatore tra cui l'aumento dell'organico dei magistrati, "portato a 100 unità, nella prospettiva dell'entrata in funzione di ulteriori quattro sezioni giurisdizionali, che si aggiungono alle quattro operative dal 1° gennaio 2022". Valutata positiva anche la previsione legislativa del rafforzamento dell'ufficio del processo per conseguire l'obiettivo, concordato con la Ue nell'ambito del Pnrr, di smaltimento dell'arretrato nella misura del 70% entro il 30 giugno 2026. Rispetto a quello esistente al 31 dicembre 2019.

Gli strumenti telemati ci
Il Legislatore ha previsto la celebrazione da remoto delle udienze straordinarie dedicate allo smaltimento dell'arretrato, sottolinea la relazione del Presidente. Il ritorno in presenza dal 1° agosto non ha fatto registrare particolari problemi operativi grazie al distanziamento e alla previsione di accessi alla sede in base a fasce orarie, con vantaggi in termini di razionalizzazione del lavoro, sia dei magistrati sia degli avvocati, tant'è che "possiamo perciò considerarlo un modello organizzativo oramai assunto a regime".

Novità sull'organico
Tra le novità sulla composizione del personale del Tar Lazio nel 2021, segnalate nella relazione inaugurale, l'immissione diretta nelle fila dei magistrati dei giovani vincitori di concorso e non più in base ad avanzati stati di carriera. "Sono convinto che l'immissione così massiccia di giovani magistrati – che, per giunta, so essere molto preparati, avendo avuto la possibilità di valutarli in sede di concorso – assicurerà un apporto positivo sia in termini di competenza che di entusiasmo". "Per ragioni di omogeneità nella composizione delle sezioni, ho ritenuto opportuno assegnare a ciascuna di esse almeno un neoreferendario". Il ricambio generazionale nell'organico dei funzionari amministrativi è avvenuto con l'immissione in ruolo, nel corso del 2021, di 31 unità di personale.

Ufficio del processo
Il rafforzamento dell'ufficio del processo, al fine di consentire il raggiungimento in un quadriennio dell'obiettivo dello smaltimento dell'arretrato, ha visto l'attribuzione dell'ulteriore funzione di monitoraggio del contenzioso in entrata, con lo scopo di prevenire la formazione di nuovo arretrato. A tal fine, l'articolo 17, comma 7, del Dl n. 80, ha inserito l'articolo 72-bis nel Codice del processo amministrativo prevedendo che l'ufficio per il processo segnali al presidente della sezione i ricorsi suscettibili di immediata definizione. Le "linee guida" del Presidente del Consiglio di Stato, recepite per il Tar Lazio dal decreto presidenziale 7 ottobre 2021 n. 187, sullo smaltimento e sul rispetto di una durata media dei processi in linea con gli standard temporali stabiliti dal "diritto convenzionale umanitario", hanno stabilito che le singole sezioni dispongano la trattazione prioritaria, anche nelle udienze ordinarie, dei ricorsi depositati entro il 31 dicembre 2019.

Gli altri interventi
Conclusa la relazione di apertura del Presidente del Tar Lazio è intervenuto il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini che ha sottolineato l'importante ruolo svolto dalla magistratura amministrativa, come interlocutore tra potere legislativo e cittadini. "Io sono certo che molte sentenze sono state poste alla base di successive riflessioni per aver indicato la via di soluzioni possibili e individuato i punti problematici dell'applicazione delle norme sottoposte all'attenzione dei giudici amministrativi". Frattini parla di rafforzamento della magistrattura amministrativa in un'ottica sempre più "territoriale". E annuncia a breve la diffusione dei risultati del progetto studio pilota, per ora affidato a tre tribunali, sui fattori che maggiormente originano il contenzioso amministrativo. Conclude Frattini ponendo al centro il tema della legalità e annunciando per il 9 maggio a Palazzo Spada una giornata dedicata alla formazione dei giovani studenti (in particolare della scuola) sul tema "un tempo materia di studio con l'insegnamento dell'educazione civica che andrebbe reintrodotta".

L'intervento dell'avvocato dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2022 si appunta in primis sulle nuove sfide come quelle recate dal varo del Piano nazionale di ripresa e resilienza. E detta i numeri che vedono l'avvocatura di Stato coinvolta nel contenzioso davanti al Tribunale: 19% annuo in più rispetto al periodo precedente con oltre 10mila ricorsi introdotti. A fronte di un aumento di oltre il 14% dell'intero contenzioso davanti al Tar del Lazio. Sottolinea che l'Avvocatura di Stato è stata il maggior fruitore del processo telematico. Al centro delle liti nel 2021 i temi legati alla pandemia con il complessivo risultato di confermare la via imboccata dalle norme emergenziali varate dal Governo. Il Tar Lazio in quanto regionale e centrale ha sulle sue spalle un terzo del contenzioso amministrativo. Detto "il tribunale dell'economia o il Tar dei Tar", esso è chiamato anche a garantire l'armonico incrocio e rispetto delle norme nazionali con quelle unionali o internazionali, comprese ad esempio quelle tecniche del protocollo di Kioto per valutare la legittimità del funzionamento di impianti che comportano emissioni a impatto ambientale. Infine un nuovo impulso al funzionamento dall'attività pregiudiziale finalizzata al riavvio dei procedimenti amministrativi a partire dagli atti annullati.

La cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2022 del Tar Lazio si conclude con gli interventi del Vice Presidente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, Marcello Maggiolo e del Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma, Antonino Galletti.
L'esponente dell'organismo di auotogoverno della magistratura amministrativa invita a riflettere sulle conseguenze della presenza di correnti all'interno della magistratura.
Galletti nota sul ritorno alla normalità che se ne parla in termini sanitari, ma non per il processo che deve mirare al ritorno allo status quo ante, ma anche a miglioramenti come l'introduzione stabile dove possibile della via telematica per la trasmissione degli atti. Infine, le fasce orarie assegnate dal Tar Lazio ai ruoli, senza far "ammassare" i difensori era da sempre auspicato dall'avvocatura anche pre-pandemia. Punti su cui non bisogna tornare indietro dice esprimendo sostegno alla magistratura a mantenere e perfezionare i nuovi strumenti imposti dalla pandemia. E - riprendendo l'iniziativa annunciata da Frattini - conclude sottolineando l'attivismo degli avvocati nel favorire la formazione dei giovani sulla legalità in cui è coinvolta da anni unitamente anche al Csm.

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