Professione e Mercato

Nuovo Consiglio nazionale forense, mercoledì l'elezione del nuovo presidente

La seduta, convocata dalla presidente uscente Maria Masi, ha all'ordine del giorno anche le altre cariche

Mercoledì 5 aprile 2023, nella sede di via Arenula, presso il ministero della Giustizia, avrà luogo l'insediamento del nuovo Consiglio nazionale forense che resterà in carica fino al 2026. La seduta, convocata dalla presidente uscente Maria Masi, ha all'ordine del giorno l'elezione del nuovo presidente e delle altre cariche dell'ufficio di presidenza, primo adempimento del nuovo Cnf che conta trentaquattro avvocati, di cui diciassette nuovi componenti e altrettanti riconfermati per un secondo mandato.

Di seguito l'elenco dei consiglieri nazionali per il quadriennio 2023-2026 e dei rispettivi distretti di Corte d'appello: Enrico Angelini (Genova), Leonardo Arnau (Venezia), Ettore Atzori (Cagliari),Giovanni Berti Arnoaldi Veli (Bologna), Giampaolo Brienza (Potenza), Camillo Cancellarlo (Napoli), Paola Carello (Roma), Giampiero Cassi (Firenze), Claudio Consales (Lecce), Patrizia Corona (Trento), Aniello Cosimato (Salerno), Biancamaria D'Agostino (Napoli), Francesco De Benedittis (Trieste), Donato Di Campli (L'Aquila), Francesco Favi (Catania), Paolo Feliziani (Perugia), Antonio Gagliano (Caltanissetta), Antonino Galletti (Roma), Nadia Giacomina Germanà Tascona (Milano), Daniela Giraudo (Torino), Francesco Greco (Palermo), Vittorio Minervini (Brescia), Francesco Napoli (Reggio Calabria), Mario Napoli (Torino), Giovanna Ollà (Bologna), Francesca Palma (Ancona), Alessandro Patelli (Milano), Francesco Pizzuto (Messina), Demetrio Rivellino (Campobasso), Federica Santinon (Venezia), Carolina Rita Scarano (Bari), Lucia Secchi Tarugi (Firenze), Giovanni Stefanì (Bari), Antonello Talerico (Catanzaro).

Istituito nel 1926, il Consiglio nazionale forense ha annoverato tra le sue fila avvocati, giuristi e politici di fama: da Vittorio Scialoja, Francesco Carnelutti e Arturo Rocco, il padre del codice penale ancora vigente, a Piero Calamandrei e Alfredo de Marsico.

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