Rassegne di Giurisprudenza

Controversie con la Pa e arbitrato

a cura della Redazione di PlusPlus24 Diritto

Pubblica amministrazione - Controversia - Interessi legittimi - Lesione per inerzia della PA - Arbitrato - Esclusione - Fattispecie relativa a convenzione urbanistica.
Posto che la convenzione urbanistica non è suscettibile di produrre obblighi per la pubblica amministrazione, con i correlativi diritti soggettivi del privato, attraverso l'integrazione legale dell'accordo sostitutivo di provvedimento, per l'incompatibilità del principio di integrazione del contratto sulla base della buona fede con la norma attributiva del potere amministrativo, la controversia relativa alla mancata adozione di provvedimenti che abbia determinato la non eseguibilità della convenzione, devoluta alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, è afferente ad interessi legittimi e non può essere risolta mediante arbitrato rituale di diritto. Affinché la controversia possa essere risolta mediante arbitrato rituale di diritto è indispensabile invece che sia individuabile un comportamento della pubblica amministrazione, diverso dalla mera inerzia o sequenza di atti formali di cui si compone il procedimento amministrativo, che abbia cagionato un danno al privato indipendentemente da illegittimità di diritto pubblico, ovvero che da tale comportamento abbia generato nel privato un ragionevole affidamento (di natura civilistica) riposto nell'emanazione del provvedimento non più adottato.
•Corte di cassazione, sezione Unite civili, sentenza 11 maggio 2021 n. 12428

Arbitrato - Esecuzione di accordi integrativi o sostitutivi di provvedimento amministrativo - Consistenza di diritto soggettivo - Valutazione - Necessità - Ex art. 12 cpa.
Al fine di valutare la compromettibilità in arbitrato di una controversia derivante dall'esecuzione di accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento amministrativo, devoluta alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, occorre valutare la natura delle situazioni giuridiche azionate, potendosi ricorrere a tale strumento di risoluzione delle controversie solo se abbiano la consistenza di diritto soggettivo, ai sensi dell'art. 12 c.p.a., e non invece la consistenza di interesse legittimo. (Nella specie, la S.C. ha ravvisato la consistenza dell'interesse legittimo nella posizione vantata dal privato che aveva inteso reagire, anche a fini risarcitori, avverso scelte discrezionali dell'Amministrazione che avevano reso inattuabile l'accordo di realizzazione di un complesso programma lottizzatorio).
•Corte di cassazione, sezione I civile, sentenza 5 febbraio 2021 n. 2738

Arbitrato - Controversie assoggettabili - Trattative condotte dalla p.a. al di fuori della necessaria procedura di evidenza pubblica - Recesso ingiustificato - Richiesta di risarcimento del danno - Controversia che non coinvolge interessi legittimi - Conseguenze - Devoluzione ad arbitri - Ammissibilità.
Nell'ipotesi in cui la P.A. arbitrariamente coinvolga il privato in una trattativa su un piano paritetico, al di fuori della necessaria procedura di evidenza pubblica, creando un ingiustificato affidamento poi frustrato da pur legittimi provvedimenti di autotutela, la domanda risarcitoria formulata dal privato non deriva dalla lesione di un interesse legittimo ma di un diritto soggettivo, deducendosi non già il cattivo esercizio del potere ma la violazione degli obblighi di correttezza e buona fede nel corso delle trattative, con conseguente possibilità di devolvere ad arbitri la controversia.
•Corte di cassazione, sezione VI civile, ordinanza 21 dicembre 2020 n. 29188

Arbitrato - Compromesso e clausola compromissoria - Controversie assoggettabili clausola per arbitrato rituale - Controversie riguardanti la p.a. - Validità - Condizioni.
È valida la clausola compromissoria con la quale viene deferita ad arbitri la soluzione della controversia riguardante contratti stipulati tra la Pubblica Amministrazione e terzi purché si verta in tema di diritti disponibili e non di interessi legittimi, l'arbitrato abbia carattere rituale e sia escluso il potere di decidere secondo equità.
•Corte di cassazione, sezione VI civile, ordinanza 8 novembre 2018 n. 28533