Comunitario e Internazionale

Gas: Tribunale Ue respinge ricorso contro decisione Bruxelles su Gazprom

Secondo i giudici europei la decisione della Comissione non è viziata da errori di procedura o di merito

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Il Tribunale Ue con la sentenza nella causa T-616/18, ha respinto il ricorso contro la decisione della Commissione che rese obbligatori gli impegni presentati da Gazprom per rimediare alle preoccupazioni concorrenziali relative ai mercati nazionali di fornitura all'ingrosso di gas a monte nei Paesi dell'Europa centrale ed orientale. La decisione che approvò tali impegni "non è viziata dagli errori di procedura o di merito". Il caso si riferisce alla decisione del 2018 con la quale Bruxelles aveva approvato e reso vincolanti gli impegni finali presentati da Gazprom per ovviare all'abuso di posizione dominante allo scopo di impedire la libera circolazione del gas. In gioco erano le restrizioni territoriali nel quadro dei suoi contratti di fornitura di gas con grossisti e con taluni clienti industriali che consentivano a Gazprom di condurre una politica tariffaria sleale in Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia, imponendo prezzi eccessivi. Il grossista polacco Polskie Gornictwo Naftowe i Gazownictwo ha fatto ricorso sostenendo che gli impegni del gruppo russo "sarebbero incompleti e insufficienti". La Commissione lo ha respinto ritenendo tra l'altro che la sua decisione non ha "disatteso gli obiettivi della politica energetica dell'Unione".

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