Professione e Mercato

Nuovo quadro giuridico delle ferrovie brasiliane: quali le opportunità per gli operatori del settore e le società italiane

Il totale degli investimenti del programma federale Pro Trilhos, che mira ad aumentare l'attrattività del settore ferroviario brasiliano, supera i €47 miliardi

di Giacomo Guarnera*

Investire in Brasile, si sa, non è facile, ma le privatizzazioni in diversi settori hanno semplificato il processo e permesso agli operatori stranieri di entrare in contatto direttamente con soggetti privati.

In particolare, alla fine dello scorso anno, è stato approvato il nuovo Quadro Giuridico per le Ferrovie, che introduce una serie di disposizioni per facilitare gli investimenti privati nella costruzione di nuove ferrovie, nell'uso di tratti inattivi e nella fornitura di servizi di trasporto ferroviario.

L'obiettivo è sviluppare la rete ferroviaria brasiliana, che oggi risponde appena per il 20% del trasporto merci nel Paese. Con il nuovo quadro giuridico, si prevede che questa percentuale arrivi al 40% entro il 2035, migliorando così anche l'impatto ambientale dei trasporti brasiliani.

Cosa prevede il quadro giuridico

La nuova legge 14.273/21, innanzitutto, introduce il regime autorizzazione, come già avviene in altri settori, quali le telecomunicazioni, l'energia elettrica e il settore portuario. Con questa nuova modalità, un'azienda privata può presentare il proprio progetto al Governo, indicando gli investimenti previsti, e ricevere l'autorizzazione, qualora non ci siano offerte anche di altri soggetti. Inoltre, gli attuali concessionari possono decidere di concedere tratti che non sono di loro interesse a nuove aziende interessate, senza necessità di consenso da parte dello Stato. Allo stesso tempo, possono decidere di migrare anch'essi verso il nuovo regime delle autorizzazioni. Un'ulteriore novità è la possibilità che le aziende si associno per creare un'entità regolatrice, che stabilirà standard tecnico-operativi, senza l'interferenza statale. Il ruolo dello Stato si limiterà a regolare questioni di sicurezza e situazioni specifiche. Infine, per aumentare la concorrenza e la partecipazione di più operatori privati, le aziende che intendono entrare nel mercato brasiliano, potranno ottenere la licenza appena con la verifica del possesso dei requisiti da parte dell'Agenzia Nazionale del Trasporto Territoriale.

Quali investimenti sono previsti

In questo nuovo quadro legale, il programma federale Pro Trilhos mira ad aumentare l'attrattività del settore ferroviario per realizzare sia investimenti greenfields (nuove costruzioni, a partire da zero), che brownfields (investimenti che utilizzano ferrovie già esistenti).

Ad oggi, il governo ha ricevuto 79 richieste di autorizzazione per la costruzione e la gestione di circa 20 mila chilometri di nuove ferrovie private. Le richieste sono giunte da 32 enti privati, di cui 27 nuovi nel settore, e l'ammontare degli investimenti supera i €47 miliardi per progetti che dovrebbero interessare ben 17 stati brasiliani e il Distretto Federale.

Di queste richieste, fino ad ora, 27 si sono trasformate in contratti stipulati tra il Governo Federale e il settore privato. I nuovi investimenti, dal valore di oltre €26 miliardi, aggiungeranno 9.900 km di binari alla rete ferroviaria di 15 stati brasiliani.

Scenario futuro

In questo nuovo scenario, si prevede una vera e propria rivoluzione logistica per il Paese, che inevitabilmente passa anche per una rivoluzione ecologica. D'altronde, il treno è un mezzo di trasporto molto più sostenibile rispetto al trasporto su gomma.

Nell'ambito di questa rivoluzione, dunque, che genererà una verticalizzazione di tutta la catena produttiva, numerose opportunità si aprono per tutti gli operatori del settore, anche per le aziende italiane. A fronte delle difficoltà di entrare nel mercato brasiliano, soprattutto in un regime di concessioni, la privatizzazione del settore è senza dubbio un passo importante per aprire il mercato e attirare investitori stranieri, che potranno fare partnership con operatori in loco e superare le difficili barriere di ingresso.

*a cura dell'avvocato Giacomo Guarnera, Socio Fondatore di Guarnera Advogados e Presidente di Promo Brasile Italia



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