Civile

«Intervento tempestivo sui casi di corruzione»

di Cristiano Dell’Oste e Giovanni Parente

Un intervento tempestivo sui casi di corruzione per garantire piena tutela a tutta la magistratura tributaria. Mario Cavallaro, al vertice del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt), traccia le linee d’azione per assicurare ispezioni e azioni disciplinari.

Recentemente ci sono stati diversi episodi di cronaca giudiziaria che hanno coinvolto magistrati tributari. Non teme un danno d’immagine per tutta la categoria?

Si è trattato di isolati casi di malcostume, che ci hanno profondamente addolorato. Fatta questa premessa, il Consiglio intende proseguire nell’opera di severo e tempestivo intervento, anche grazie al nuovo sistema disciplinare da poco approvato, prendendo con immediatezza i provvedimenti cautelari necessari e quelli definitivi, a tutela dell’onorabilità e della dignità della magistratura tributaria.

Pensate a qualche iniziativa in particolare?

Il Consiglio ha deliberato, sia in riferimento a un caso già verificatosi sia come indirizzo generale, la volontà di costituirsi parte civile in parallelo con il ministero nei procedimenti penali nei quali fossero imputati i giudici tributari. Si tratta di un gesto per così dire etico senza alcun intento risarcitorio.

Le regole attuali sui procedimenti disciplinari sono sufficienti?

È necessario un ulteriore passaggio legislativo verso la giurisdizionalizzazione del procedimento disciplinare.

Che cosa intende?

Va individuato meglio il soggetto promotore dell’azione, ora ripartita senza distinzioni fra presidenza del Consiglio dei ministri e presidenza delle corti regionali. Occorre anche maggiore omogeneità e unitarietà dei procedimenti disciplinari nelle varie giurisdizioni.

Di che ordini di grandezza parliamo?

Al momento pendono presso il Consiglio di presidenza 81 fascicoli relativi ad affari disciplinari e 78 relativi a incompatibilità. Nel 2016 sono stati decisi 6 procedimenti disciplinari e 90 procedimenti di incompatibilità. Inoltre sono stati adottati nove provvedimenti cautelari di sospensione dalle funzioni.

E sulle ispezioni?

Finora sono state svolte cinque ispezioni ordinarie e ne sono programmate altre otto fino alla fine dell'anno. Però è opportuno fare chiarezza.

Quali sono le finalità?

Il Consiglio non può e non intende esercitare un controllo gerarchico. Piuttosto è un momento di verifica diretto dei procedimenti che le corti di merito dedicano all’emanazione delle decisioni e dei dati più salienti di ciascun ufficio, in particolar modo con riferimento alla tempestività e produttività.

Ci sono nuove sfide in arrivo. Entro l’anno il processo tributario telematico sarà esteso a tutta Italia. Siete pronti?

Abbiamo in corso iniziative di formazione mirate d’intesa con la direzione generale della Giustizia tributaria e grazie al contributo anche finanziario del dipartimento delle Finanze. Oltre alla formazione, però, vanno dati ai giudici tributari anche degli strumenti adeguati: computer, stampanti e connessione a Internet.

L’obiettivo principale, però, resta quello di diminuire l’arretrato.

Stiamo lavorando su questo aspetto e i numeri ci confortano. L’abbattimento dei fascicoli pendenti è stato del 12% tra primo e secondo grado ma siamo convinti che si possa fare anche di meglio in futuro.

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