Società

Crisi d'impresa: rinvio del Codice e arrivo della composizione negoziata

Il D.L. 24 agosto 2021 n. 118 si inserisce nella scia dei numerosi interventi normativi adottati per fronteggiare la congiuntura economica e prevenire l'insorgenza di situazioni di crisi o superare contesti di squilibrio economico-patrimoniale di natura reversibile

di Filippo Chiaves e Ernesto Apuzzo*

Il D.L. 24 agosto 2021 n. 118 (Decreto Crisi d'Impresa) è ora legge: il 23 ottobre 2021 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la L. 147/2021 di conversione del D.L. 118/21 ("Decreto") che si inserisce nella scia dei numerosi interventi normativi adottati dal Legislatore in tema di crisi di impresa per fronteggiare la congiuntura economica derivante dall'emergenza pandemica, con l'obiettivo di fornire alle imprese in difficoltà nuovi strumenti per prevenire l'insorgenza di situazioni di crisi o superare contesti di squilibrio economico-patrimoniale di natura reversibile.

Tra le principali novità introdotte dal Decreto e confermate in sede di conversione:

(i) rinvio al 16 maggio 2022 dell'entrata in vigore del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza ("CCII"), ad eccezione del Titolo II relativo alle misure di allerta (la cui entrata in vigore è prevista per il 31 dicembre 2023),

(ii) introduzione dell'istituto della composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa, in vigore dal 15 novembre 2021 ( la composizione Negoziata)

(iii) c.d. concordato semplificato (con finalità liquidatorie) utilizzabile, all'esito della composizione negoziata, come alternativa agli strumenti già previsti dalla Legge Fallimentare, e

(iv) modifica di talune norme della Legge Fallimentare per recepire alcune delle novità del CCII, anticipandone quindi gli effetti, in particolare in tema di accordi di ristrutturazione (es. l'estensione degli accordi "ad efficacia estesa" anche ai creditori non finanziari e l'introduzione degli accordi di ristrutturazione c.d. "agevolati").

La principale innovazione è senza dubbio lo strumento della Composizione Negoziata.

NATURA E ACCESSO - Il nuovo strumento, cui si accede su base volontaria mediante piattaforma telematica, sarà a disposizione di qualunque impresa (commerciale o agricola) che si trovi in una situazione di squilibro patrimoniale o economico finanziario, tale da rendere probabile la crisi o l'insolvenza. Si tratta di un procedimento di natura negoziale e stragiudiziale finalizzato ad "intercettare" ed affrontare le situazioni di squilibrio economico-patrimoniale e di probabile insolvenza, per dotare l'imprenditore di uno strumento per addivenire ad una soluzione concordata della crisi, "sotto l'egida" di un esperto indipendente che affianchi l'imprenditore nelle trattative necessarie per il risanamento dell'impresa. Per i gruppi d'impresa, l'istanza di accesso è unica, accentrata nel luogo ove ha sede la società che esercita attività di direzione e coordinamento o della società con maggiore indebitamento.

GESTIONE DELL'IMPRESA - La nomina dell'esperto non apre il concorso dei creditori e non determina alcuno spossessamento del patrimonio dell'imprenditore, il quale continua nella gestione ordinaria e straordinaria dell'impresa, potendo eseguire pagamenti o richiedere - a determinate condizioni e previa istanza al tribunale - finanziamenti prededucibili. Si specifica che la gestione dell'impresa da parte dell'imprenditore dovrà avvenire in modo da non pregiudicare la sostenibilità economico-finanziaria dell'attività e dovrà essere condotta "nel prevalente interesse dei creditori" in caso di insolvenza emersa in corso di procedura.

ESITI - All'esito delle trattative, la Composizione Negoziata potrà concludersi con l'esecuzione di accordi e strumenti di risoluzione indicati nel Decreto e se le trattative non abbiano esito, l'imprenditore potrà ricorrere agli strumenti di risoluzione della crisi previsti dalla Legge Fallimentare (concordato, accordo di ristrutturazione) e al nuovo concordato ‘semplificato'.

BENEFICI - Con l'avvio della Composizione Negoziata, l'imprenditore potrà beneficiare di alcuni vantaggi e misure premiali, concessi per incentivare l'utilizzo dello strumento, quali: misure protettive del patrimonio, sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione e delle cause di scioglimento in caso di riduzione o perdita del capitale sociale e misure premiali fiscali. Se con l'istanza per l'accesso alla Composizione Negoziata, l'imprenditore richieda misure protettive del patrimonio, le stesse dovranno essere confermate dal Tribunale, su apposito ricorso del debitore, e la relativa istanza sarà pubblicata anche sul Registro delle Imprese.

VARIE - La legge di conversione del Decreto è intervenuta su alcuni aspetti (anche tecnici) della procedura di Composizione Negoziata, concernenti (i) l'affidamento della gestione della piattaforma telematica alle camere di commercio (sotto la vigilanza dei Ministeri della Giustizia e dello Sviluppo Economico), (ii) l'iscrizione degli esperti ad un albo e (iii) la sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione e scioglimento con decorrenza dall'istanza di nomina dell'esperto e sino alla conclusione delle trattative o all'archiviazione della procedura.

Infine, viene posticipato di un anno (al 2023, alla data dell'assemblea che approva i bilanci chiusi al 2022) il termine per adempimento all'obbligo, per le s.r.l. e le società cooperative costituite al 16 marzo 2019, di nominare gli organi di controllo o il revisore e, ove necessario, di uniformare l'atto costitutivo e lo statuto alle disposizioni dell'art. 2477, commi 2 e 3 c.c. La disciplina ora in vigore appare senza dubbio pragmatica e ambiziosa, caratterizzata da elementi innovativi e potenzialmente atti a superare alcuni degli aspetti più problematici del nuovo Codice della Crisi e dell'Insolvenza (soprattutto, in tema di allerta e crisi delle Pmi).

Il nuovo strumento della Composizione Negoziata, in particolare, in vigore dal 15 novembre 2021, è stato generalmente accolto positivamente dagli operatori di settore, poiché dà all'impresa l'opportunità di reagire efficacemente alla crisi mediante un percorso più snello e rapido, in cui il ruolo chiave è affidato all'esperto indipendente, con il compito di "traghettare" fuori dalla crisi il debitore, influendo in modo rilevante sul buon esito di tale nuovo strumento.

Non resta dunque che attendere curiosi l'applicazione della Composizione Negoziata, i cui esiti andranno monitorati nel tempo, al fine di valutare l'effettività del percorso e l'idoneità dello strumento a raggiungere gli obiettivi sperati.

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*A cura di Filippo Chiaves, Ernesto Apuzzo con la collaborazione di Alessandra Dima, Giulia Melegari, Giulia Vettori, Valerio Vadalà - Hogan Lovells

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