Civile

Ufficio del processo: candidatevi, c'è tempo fino al 23/9 - L'ultimo appello del Ministero

Il sito di Via Arenula invita i giovani giuristi a partecipare al concorso per i primi 8.171 posti messi a concorso per l'UPP

di Francesco Machina Grifeo

Ultimi giorni per candidarsi agli oltre 8mila posti messi a bando per l'Ufficio del processo dalla Commissione Ripam (Commissione Interministeriale per l'attuazione del Progetto di Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni) . C'è tempo infatti fino a giovedì 23 settembre per iscriversi al concorso per i giovani giuristi chiamati a supportare i magistrati nelle attività "propedeutiche" e "collaterali" alla decisione. L'appello arriva direttamente dal sito di Via Arenula.

Le assunzioni, ricordiamolo, sono finanziate con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e avverranno con contratti a tempo determinato della durata di 2 anni e 7 mesi per il primo scaglione e di due anni per il secondo. Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie concorsi, n. 62 del 6 agosto 2021 (Bando per il reclutamento di 8.171 giovani giuristi addetti all'UPP).

L'inquadramento funzionale è quello del Personale non dirigenziale - Area III, Fascia economica F1. Mentre la retribuzione lorda annua è stata fissata in 29.511,36 (con 13° mensilità). La retribuzione lorda mensile (senza rateo di 13°) invece è di 2.303,39. Infine il netto stimato variabile oscilla tra i 1.600/1.650 euro.

Per la ministra della Giustizia Marta Cartabia l'Ufficio del processo è "il cuore del cambio di paradigma che la giustizia italiana sta compiendo" nell'obiettivo di arrivare a un "servizio più tempestivo", ma anche a un mutamento del modo di lavorare, con giudice non più solo ma supportato finalmente da un team. Il paragone più volte fatto dalla ministra e con chirurgo e la sua equipe.

Per il Csm, che ieri ha accolto complessivamente in modo positivo le misure contenute nel progetto di riforma del processo civile, invece, tra i profili critici vi è proprio l'assunzione solo temporanea e non stabile di coloro che andranno a comporre l'Ufficio per il processo.

Mentre presentando questa mattina in Aula il Ddl delega, la Relatrice e senatrice di Forza Italia, Fiammetta Modena, è tornata sul tema ricordando che la "nuova struttura di esperti affiancherà il lavoro dei giudici". Anche l'altra relatrice, Anna Rossomando (Pd), ha insistito sull'Ufficio del processo: "non è solo una squadra di supporto al giudice - ha aggiunto -, è una rivoluzione. Nel civile significa esperti in economia, scienze sociali, nell'organizzazione".

La procedura di reclutamento si basa sulla valutazione dei titoli (ad esempio fino al doppio del punteggio iniziale per laurea conseguita da meno di sette anni; abilitazioni professionali; tirocinio ex art. 73 Dl 69/2013; research officer EASO). A parità di punteggio, il tirocinio svolto presso il ministero della Giustizia è titolo preferenziale.

Sul sistema «Step-One 2019» e sul sito del Ministero, almeno dieci giorni prima del suo svolgimento, è pubblicato il diario delle prove. La prova scritta consiste in un test di quaranta quesiti a risposta multipla da risolvere nell'arco di sessanta minuti, con un punteggio massimo attribuibile di trenta punti. La prova si intende superata se è raggiunto il punteggio minimo di 21/30 ed è volta a verificare la conoscenza delle seguenti materie: diritto pubblico; ordinamento giudiziario; lingua inglese. A ciascuna risposta è attribuito il seguente punteggio: risposta esatta: +0,75 punto; mancata risposta: 0 punti; risposta sbagliata: - 0,375 punti.

Vietato portare carta da scrivere, pubblicazioni, raccolte normative, vocabolari, testi e appunti di qualsiasi natura, telefoni cellulari e qualsiasi dispositivo idoneo alla memorizzazione o alla trasmissione di dati. La prova si svolge esclusivamente mediante strumentazione informatica e piattaforme digitali messe a disposizione dei candidati. Anche la correzione da parte della commissione avviene utilizzando strumenti informatici e con modalità "idonee ad assicurare l'anonimato del candidato". Una volta terminata la correzione di tutti gli elaborati e attribuiti i relativi punteggi, "la commissione esaminatrice procede con modalità digitali alle operazioni di scioglimento dell'anonimato".

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