Giustizia

Sciarra: Corti utili alla difesa dell’indipendenza delle toghe

di Patrizia Maciocchi

«Quando le corti difendono l’indipendenza della magistratura, esse agiscono come custodi responsabili dello stato di diritto e acquisiscono un potere semantico, utile a preservare la democrazia». Lo ha detto la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, in un passaggio del suo discorso all’Udienza solenne della Corte europea per i Diritti dell’uomo di Strasburgo. Nel suo intervento - come ospite d’onore, ruolo per la prima riservato ad un’autorità italiana - Silvana Sciarra ha ricordato che di recente i problemi legati all’indipendenza dei giudici e dei sistemi giudiziari in alcuni paesi hanno indotto la Corte dei diritti dell’uomo, e anche la Corte Ue a intervenire. Inoltre, «Sia il Consiglio d’Europa, sia la Commissione europea - ha detto la presidente della Consulta - redigono rapporti sullo stato di diritto, che conducono all’elaborazione di criteri sempre più obiettivi per valutare l’indipendenza dei sistemi giudiziari». Un lavoro che non può essere letto come un’ingerenza «non c'è interferenza nei sistemi nazionali - ha sottolineato Silvana Sciarra - si offre una guida sicura per difendere le democrazie e lo stato di diritto».

Per la presidente Sciarra di centrale importanza il dialogo tra le Corti. «Il confronto fra le corti offre le migliori opportunità per specificare la nozione di “interessi comuni”, che poi conduce alla creazione di nuovi strumenti giuridici di tutela». In questo contesto «le corti costituzionali - ha ricordato la presidente - occupano una posizione privilegiata nell’azione di sostegno delle democrazie e di promozione e di integrazione di standard comuni di tutela, ogni volta che i diritti umani sono in gioco. Per questo il confronto costante della corte costituzionale italiana con la corte di Strasburgo è un valore da preservare».

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