Giustizia

A Poznan il Forum Europeo del Giudice Laico

Il Congresso si è tenuto dal 13 al 15, maggio 2022. In Agenda, la Rete collaborativa di Ricerca ENALJ (CRN-LJE) sui giudici laici europei e l'Etica del giudice di fronte alle leggi ingiuste

di Margherita Morelli*, Alessia Perolio**, Rosita Silvestre ***

La grave crisi internazionale, dopo due anni dall'ultima assemblea in presenza che si è volta a Bonn nel maggio del 2019, non ha impedito ai delegati delle associazioni europee dei giudici laici e onorari che fanno parte della Rete di riunirsi nella sala del Senato della Università Adam Michiewicz in Poznan. Il Congresso è stato organizzato dall'ENALJ in cooperazione con DIKASTAI, Centro di Ricerca Transdisciplinare su giudici laici e onorari della Università di Poznan, rappresentato da Piotr Juchacz docente di Filosofia, in collaborazione con l'associazione Polacca del Consiglio Nazionale dei Giudici onorari e con la Commissione Filosofica della Società di Poznan per l'Avanzamento degli Amici e delle Scienze ,presieduta da Ewa Nowak presidente della facoltà di Filologia e Filosofia. Ha aperto i lavori deqlla Conferenza Rafal Witkowiski, Rettore per la Cooperazione Internazionale della Università di Poznan.

Nasce la Rete di Ricerca collaborativa sui giudici laici in Europa, CNR-LJE - Lo Statuto di ENALJ prevede tra le nuove attività, anche quella di promuovere lo studio e l'indagine accademica e sistematica sul coinvolgimento e sull'impiego dei cittadini e dei giudici non professionali nell'amministrazione della giustizia, sulla loro natura, status e condizioni, che vada oltre lo scambio di informazioni tra le singole associazioni, in tal modo consentendone, più proficuamente, la cooperazione e il confronto attraverso la promozione dello studio accademico e scientifico mediante attività di ricerca proprie dell'organizzazione. Della Rete Collaborativa di Ricerca entreranno a far parte i rappresentati della comunità scientifica europea individuati tra studiosi di scienze sociali, umanistiche e giuridiche dalle singole associazioni che intendono farne parte che coopereranno tra loro e con la comunità dei giudici laici e onorari associati, con una divisione di compiti, un coordinamento e un controllo costanti dei contributi apportati. Il coinvolgimento dei vari settori scientifici con un approccio multidisciplinare, consentirà di analizzare tale figura attraverso una ricerca comparativa di carattere sociale, filosofico e giuridico sulla sua collocazione nei sistemi giudiziari, per la presentazione alla Commissione Europea di un ambizioso progetto comune attraverso i risultati raggiunti. Per la realizzazione del progetto, proposto dalla Università Polacca, al neo Presidente in carica, l'austriaco Rainer Sedelmayer, si affiancheranno un segretario generale, il referente scientifico per la ricerca che si occuperà della attività scientifica e di coordinamento e il referente per la formazione che sarà rappresentato dall'Italia.

Il Progetto Select e la sua evoluzione - Un notevole impulso per la costituzione della nuova rete di ricerca denominata CNR-LJE, è stato dato dal Progetto StrEnghten Lay and Honorary Judges European Competencies coofinaziato dalla Commisione Europea, destinato alla formazione di 300 giudici laici e onorari Europei sulla Carta dei Diritti Fondamentali dell'UE che ha ricevuto un importante sostegno anche da parte della Scuola Superiore della Magistratura. Il progetto Select di cui è capofila l' Università Vanvitelli della Campania Dipartimento di Giurisprudenza, è stato elaborato dalla FB Consulting in cooperazione con l'Associazione Nazionale Giudici di pace, con l'UEMC, Union Europeenne des Magistrats Statuant en Matiere Commerciale, con il Concilium Schlichtung Berantung Workshop istituto austriaco di consulenza e arbitrato e con il supporto di ENALJ, nell'ambito dell'European Unions'Right Equality and Citizenship Programme (2014.2020). L'attività formativa si è conclusa, in presenza, il 29 aprile 2022, presso la Biblioteca Alfredo De Marsico in Castelcapuano, con gli interventi di Maria Eugenia Bartoloni coordinatore del progetto, docente di Diritto della Unione Europea della Università Vanvitelli, Francesco Bestagno docente di Diritto dell'Unione Europea presso l'Università Cattolica di Milano e consulente giuridico nell' Unione Europea, di Palmina Tanzanella National Contact Point presso l'UE per la Carta Dei diritti Fondamentali, segretaria del Ministro della Giustizia che ne ha comunicato anche la volontà di sostenere la realizzazione di un progetto analogo destinato alla formazione degli avvocati e dei magistrati di carriera.

Non può revocarsi in dubbio che il progetto Select si annoveri, ormai, tra le Best Practice e ne costituisce la ulteriore conferma l'interesse suscitato anche nel rappresentate della Commissione Europea in Polonia, Filip Skawinski nonché nel rappresentate esperto dell'Unione Europea Commissione e Valutazione di progetti di ricerca Karolina .M Cern Vice Preside per la Ricerca e la Cooperazione Internazionale della facoltà di Filosofia dell'Università di Poznan.

La responsabilità dei giudici di fronte alla cattiva legge - Un altro importante tema, messo in Agenda, è stato affidato a Bartosz Woijciechowski Presidente della divisione di Diritto Europeo del Supremo Tribunale Amministrativo di Polonia che ha evidenziato, per gli organi giurisdizionali, la necessità del rispetto dei principi fondamentali non solo della Carta Costituzionale ma dell'Unione Europea e del Diritto Internazionale, con la sollecitazione a non percepire la legge come un sistema rigido di norme ma a interpretarla e applicarla in conformità dei detti principi, quale insopprimibile esigenza anche di carattere etico, dell'attività del giudice. Tali considerazioni, rilevanti, se si pone mente alle vicende conflittuali fra l'Unione europea e la Polonia sul tema dei diritti civili e dell'indipendenza della magistratura, non risolte ma sopite, a seguito del conflitto in Ucraina, tuttavia, di riflesso, rimandano alle questioni relative alle condizioni dei magistrati onorari italiani, portate al vaglio della Corte di Giustizia Europea e decise con la sentenza del 18.7.19, nella causa 658/18 e con la recente sentenza del 7.4.22, nella causa 236/20. Le decisioni del Giudice Europeo, aventi a oggetto le tutele non riconosciute ai giudici onorari e l'abusiva reiterazione dei contratti a termine, per cui non è prevista alcuna sanzione effettiva e dissuasiva, sono state disattese dalla recente risoluzione legislativa introdotta con i commi da 629 a 633 dell'art. 1 della Legge di Bilancio n° 234/21 che intervengono a modificare gli artt. da 29 a 32 del Dlgs 116/17. Le nuove disposizioni che, di fatto, non apportano alcun apprezzabile miglioramento alle condizioni e allo status dei giudici onorari in servizio, vengono da più parti considerate inique e appaiono indirizzate all'esaurimento dei magistrati in servizio e a contenere la procedura di infrazione pendente piuttosto che al giusto ed equo riconoscimento di diritti indisponibili. Peraltro, le indicazioni del Giudice Europeo, a tutt'oggi, sono altresì pedissequamente disattese da parte della Giurisprudenza di legittimità o solo timidamente applicate dal giudice di merito.

Conclusioni - La cooperazione tra i giudici laici e onorari mediante la Rete delle Associazioni e la costituzione della nuova CNR -LJE, favorendo lo scambio costante di informazioni, consentiranno di acquisire notizie anche sulle strutture organizzative in cui sono impiegati quale espressione di civiltà e democrazia, come i giudici laici esperti di particolari materie ovvero per sostenere il lavoro dei magistrati professionali o ancora, con specifiche competenze. Il monitoraggio costante del loro impiego e delle loro condizioni si rivela particolarmente importante e prezioso anche quale spia per valutare la salute dello stato di diritto negli Stati Membri quando ne sia consentita, al meglio, la loro partecipazione nel Sistema Giudiziario, nel rispetto dei principi di libertà, indipendenza e imparzialità che costituiscono valori comuni. È indubbio che l'attività di cooperazione, consentendo anche un insostituibile scambio interculturale, potrà contribuire ad accrescere l'identità comune europea e favorire il processo di integrazione.

Ulteriori notizie sulle attività internazionali e sul progetto Select si trovano sui siti

www.associazionenazionalegiudicidipace.com

www.selectproject.eu

* Vice presidente onorario,referente formazione ENALJ
** Past President ENALJ
***Ddottoranda Diritto UE Università Torvergata

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