Civile

Delega fiscale, primo sì degli ordini - Ocf: «Valutazione positiva»

Questa mattina l'incontro con i rappresentanti degli ordini prima del Preconsiglio di oggi, in vista del Consiglio dei ministri atteso per domani pomeriggio

di Francesco Machina Grifeo

"La valutazione 'a caldo' sullo schema di legge non può che essere positiva". Questo il commento del presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, al termine dell'incontro odierno con il Governo sulla Delega fiscale. Anche per il Coordinatore dell'Organismo Congressuale Forense Mario Scialla, "la valutazione è positiva e fa ben sperare per il futuro perché il progetto governativo è certamente ambizioso e coraggioso". E Palazzo Chigi, in una nota, conferma l'apprezzamento da parte dei professionisti: "I rappresentati delle Associazioni di categoria e degli Ordini professionali hanno espresso un parere positivo per una riforma organica e completa, fornendo importanti e concreti contributi al dibattito".

L'Ocf - ascoltato insieme a Cndcec, Cnocdl, Confprofessioni, Assoprofessioni, Anti (Tributaristi Italiani), Consiglio Nazionale Notariato, Assogestioni e Cnf - ha comunque chiesto più attenzione sulle aggregazioni professionali che vanno incentivate dal punto di vista fiscale. Con riferimento invece alla Giustizia Tributaria, grazie anche alla interlocuzione con Uncat, l'Organismo ha chiesto di insistere sulla mediazione tributaria, affidandola ad un soggetto terzo ed istituzionale. "Vanno ribaditi altresi i principi – si legge in una nota - già espressi quali la possibilità che l'accesso "alla quinta magistratura' sia consentito ai soli laureati in giurisprudenza, che solo la difesa tecnica forense può garantire il contribuente e che è necessaria l'introduzione di una piattaforma unica digitale nel processo telematico".

Confprofessioni accoglie con favore "la riduzione delle ritenute sui redditi di lavoro autonomo prodotti da professionisti 'strutturati' e la neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione: due misure che, insieme all'imposta sostitutiva agevolata sui redditi finanziari delle Casse di previdenza, rappresentano uno stimolo alla crescita del settore professionale". Sul fronte Irpef, Confprofessioni sottolinea l'urgenza di equiparare i redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo: "a parità di reddito devono corrispondere debiti d'imposta equivalenti", spiega Stella, "perché la realizzazione del principio di equità orizzontale non può che passare dalla parità di trattamento tra tutti i redditi da lavoro (dipendente, autonomo, atipico)". La Confederazione chiede poi più coraggio al Governo sulla 'questione giovanile', sollecitando l'introduzione di strumenti di incentivazione dell'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, attraverso la leva fiscale per promuovere auto imprenditorialità e assunzioni. Allo stesso modo, conclude Stella: "va riconosciuto il principio dell'uguaglianza dei soggetti economici ai fini dell'accesso agli incentivi fiscali".

Per De Luca, Presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro: "Il provvedimento rappresenta un primo passo verso la semplificazione di oneri e adempimenti fiscali e pone un freno all'eccessiva stratificazione della normativa tributaria, in particolare per quanto riguarda la riduzione dell'aliquota Ires in caso di nuove assunzioni e la revisione e graduale riduzione dell'Irpef, nel rispetto del principio di progressività ed equità".

"Tra le altre disposizioni normative inserite nella delega sono apprezzabili - secondo i consulenti del lavoro - la razionalizzazione degli obblighi tributari per privilegiare l'adempimento spontaneo da parte dei contribuenti, anche attraverso un sistema premiale di riduzione delle sanzioni, e l'armonizzazione dei termini degli adempimenti, che vengono scanditi nel corso dell'anno, con particolare attenzione a quelli ricadenti nel mese di agosto". "Il giudizio sulla riforma è, nel complesso, positivo perché ricalca principi e interventi pienamente condivisi dai consulenti del lavoro. Primi fra tutti, la riduzione del carico fiscale sul lavoro e la rimodulazione delle sanzioni sulla base di un principio di proporzionalità che rispecchi la reale entità della violazione commessa", ha sottolineato De Luca.

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